Tanti e Carlettini: “Educare al rispetto delle donne, Arezzo in prima linea”
“Al Polo delle Economie Immateriali il progetto del Centro Italiano Femminile”
Prossima l’apertura anche nel Comune di Arezzo di uno sportello ARum, assistenza e recupero uomini maltrattanti, un progetto che risponde alle disposizioni contenute all’interno della Legge Cartabia e promosso dall’associazione CIF, centro di consulenza familiare con il patrocinio e il contributo del Comune di Arezzo.
Il progetto prevede l’apertura di uno sportello di consulenza, ascolto, assistenza e sostegno psicologico per uomini responsabili di reati o fatti commessi a danno delle donne o categorie vulnerabili. Il Punto ARum CIF di Arezzo offrirà servizi di prima consulenza e prima accoglienza e colloqui individuali di valutazione per una prima rilevazione della violenza e per la valutazione del rischio, indagini sulla motivazione al percorso e incontri di gruppo psicoeducativo strutturato. A questo seguirà una serie di incontri che avranno per oggetto l’analisi di tematiche predeterminate, finalizzati ad aumentare il livello di consapevolezza dei propri comportamenti. Alla fine di uno o più cicli del gruppo strutturato, i partecipanti saranno invitati a continuare un percorso successivo sempre di gruppo, più “libero”, ma mantenendo il focus sulla violenza. Il programma sarà seguito da operatori appositamente formati.
“Un progetto che promuove un sistema di giustizia riparativa e di pene sostitutive nell’ottica rieducativa e preventiva. Lo sportello di ascolto ARum risponde a questa linea e si propone come misura ulteriore di intervento per combattere la violenza di genere in tutte le sue forme, che purtroppo continua ad essere fatto di cronaca. Si tratta di un percorso senz’altro difficile e che proprio per questo richiede il massimo impegno e il massimo coinvolgimento da parte delle istituzioni. Per questo il Comune di Arezzo ha deciso di sostenere anche economicamente il progetto dell’associazione CIF che siamo certi sarà il proprio contributo alla formazione di una coscienza di genere più consapevole”, commentano il vice sindaco Lucia Tanti e l’assessore alle pari opportunità Giovanna Carlettini.