Trenta anni di Pronto Donna. E l’associazione onlus con sede in piazza Santa Maria in Gradi li celebra con l’iniziativa “Se non ne parli, non lo saprà mai nessuno”, un calendario di eventi che ha ottenuto il patrocinio dell’amministrazione comunale.
“Trenta anni di presidio umano e di lotta contro un problema che è rimasto sotto traccia ma poi è esploso ultimamente – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti – basti pensare ai numeri: 226 persone si sono rivolte a Pronto Donna nel 2017, 303 nel 2018. Numeri preoccupanti ma che dimostrano un incremento della consapevolezza delle vittime e la voglia di avvicinarsi a una realtà istituzionale che ha dimostrato nei decenni di essere in grado di fornire assistenza e supporto alle donne mediante servizi di consulenza e informazione legale e psicologica, corsi di tutela della salute e la predisposizione di strutture di accoglienza per fornire ospitalità e protezione alle vittime e i loro figli. Arezzo città sicura, coesa e solidale: non è uno slogan ma un obiettivo concreto che non può non partire da forme di attenzione come queste”.
Loretta Gianni, presidente dell’associazione: “Pronto Donna è nata come telefono che poteva ricevere chiamate solo in entrata. Poi nel 1997, con la nascita dei centri anti-violenza abbiamo fatto il salto di qualità. Il 29 settembre 2008 siamo stati tra i soci fondatori delle Donne in rete contro la violenza, il numero nazionale 1522 adesso è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni. Gli incontri che promuoviamo con le vittime sono su appuntamento e si prolungano nel tempo perché il lavoro che facciamo è profondo. La violenza può essere fisica, economica, sessuale, psicologica, oggi è emersa anche la problematica dello stalking. Mai sottovalutare le avvisaglie e i rischi, meglio se si conservano le prove di quanto accade, tipo un sms, è bene rivolgersi alle forze dell’ordine o al pronto soccorso dove è possibile ottenere un referto medico di quanto subito. Percentualmente non ci sono grandi scostamenti tra Arezzo e i dati nazionali, il 90% delle vittime sono italiane, le violenze sono esercitate dai familiari e coinvolgono una donna su tre. Un dato davvero allarmante sulla diffusione del fenomeno. Le nostre azioni divulgative sono rivolte a tutti, ai giovani e agli studenti, e ho notato proprio a scuola grande interesse sulla violenza di genere”.
Il programma prevede alcuni incontri alla libreria Feltrinelli sempre alle 17 con dibattiti e presentazioni di libri: sabato 9 febbraio, domenica 17 febbraio, sabato 2 marzo, venerdì 29 marzo. Sabato 9 marzo alle 17,30 al Teatro Vasariano ci sarà invece un concerto con musiche di Bach, Beethoven e Respighi e mercoledì 20 marzo dalle 10 alle 13 al dopolavoro ferroviario appuntamento sul tema “Violenza di genere: come riconoscerla e strumenti di tutela”.