Anche quest’anno il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale e il Corso di laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa dell’Università di Siena organizzano e festeggiano, ad Arezzo, la Giornata mondiale della Lingua madre promossa dall’Unesco il 21 febbraio, coinvolgendo in particolare gli studenti delle scuole superiori.

L’iniziativa che si svolgerà giovedì nel campus del Pionta (viale Cittadini, palazzina “Uomini”, aula 14), con inizio alle ore 9 ed è aperta a tutti ed è organizzata in collaborazione con il Centro Unesco.

Il programma prevede un intervento della dottoressa Letizia Cirillo sulle situazioni nelle quali bambini e adolescenti si trovano a svolgere il lavoro di mediatore, come ad esempio a scuola o nei contesti sanitari quando i genitori immigrati che conoscono poco la lingua si appoggiano ai figli. Seguiranno alcuni laboratori coordinati dalla professoressa Silvia Calamai sullo stereotipo linguistico e sul cosiddetto “razzismo sonoro” e quindi sui giudizi derivanti da suoni, accenti e lingue. I laboratori sono promossi nell’ambito del progetto “ConcertAzioni. Scuola e società in quartieri sensibili” portato avanti a Firenze.
Parteciperanno anche Rosalba Nodari, borsista di ricerca del Dipartimento, che interverrà sull’italiano degli adolescenti, e l’assegnista Vincenzo Galatà che parlerà della discriminazione linguistica nei contesti scolastici nell’ambito del progetto di ricerca “Fregati dall’accento” finanziato dalla fondazione Alsos, organizzazione impegnata in attività di ricerca, formazione e divulgazione in ambito sociale.

La giornata si concluderà con l’intervento di Stefania Piantoni del Centro Unesco di Arezzo.

PROGRAMMA DELL’EVENTO