Da giovedì 7 a domenica 10 maggio nuovo appuntamento sul web e in televisione con le produzioni firmate Officine della Cultura, in attesa che lo spettacolo dal vivo trovi tempi e modi per tornare a far parte delle nostre giornate, tempi che saranno purtroppo ben al di là della fase 2 appena iniziata.
Protagoniste dell’evento del fine settimana del GuardaRoba di Officine Foyer, la stagione Primavera/Estate di Officine della Cultura, saranno Amanda Sandrelli ed Elena Ferri con lo spettacolo “Tale madre, tale figlia”, scritto e diretto da Laura Forti. Lo spettacolo, coprodotto da Il Teatro delle Donne e Officine della Cultura, sarà visibile nella registrazione del 2 aprile 2016 al Teatro Petrarca in occasione della IX Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, come ormai d’abitudine dal giovedì alla domenica sulla pagina Facebook di Officine della Cultura e sul canale YouTube OfficineProduzioni e domenica, in prima serata, su Teletruria. Da segnalare nello spettacolo le musiche originali di Enrico Fink, le scene di Marco Rossi, il disegno luci di Carolina Agostini e l’aiuto regia di Matilde Vannozzi e Agnese Grazzini.
Venerdì 8 maggio, alle ore 17, appuntamento live sui social Officine per approfondire i temi di “Tale madre, tale figlia” con una visita virtuale al Bar del Teatro di Officine Foyer. Ospiti principali del racconto della cooperativa aretina condotto da Luca Roccia Baldini, saranno le protagoniste dell’evento: Amanda Sandrelli, Elena Ferri e Laura Forti. Il terzetto di artiste della scena sarà inoltre accompagnato da Paolo Bracciali, responsabile della parte tecnica dello spettacolo e dunque una di quelle figure “invisibili” che rendono magia quello che chiamiamo spettacolo, Andrea Biagiotti della Libera Accademia del Teatro, il direttore di Teletruria Luca Caneschi, la psicologa parte dello staff della Libera Accademia del Teatro Francesca Barbagli per una narrazione del confronto generazionale che investe trasversalmente le sfere del lavoro, delle amicizie, degli amori e della scena e infine Alessandro Ranieri, in rappresentanza degli Spettatori Erranti, con il compito di raccontare il punto di vista di uno spettatore e ciò che lo lega alla scena.
“Tale madre, tale figlia” ha inizio in un bagno, in una casa come tante. Dentro, due donne: una madre e una figlia. Fuori il mondo con le sue tensioni, la pressione della scuola e del posto di lavoro. Dentro, una madre e una figlia che si preparano e condividono paure, sogni, ansie, aspettative. Che si guardano, si rispecchiano l’una nell’altra in un corpo a corpo a volte leggero, a volte doloroso, a volte anche rabbioso. Fuori è la giungla, la competizione. La pressione di un mondo a misura maschile, ma anche – e parlarne è quasi un tabù – l’aggressione delle donne: delle compagne di scuola, delle compagne di lavoro. Di “amiche” in realtà vittime e carnefici di un meccanismo – che si chiami bullismo, o mobbing, o altro ancora – spesso nascosto e sommerso perché meno appariscente del suo corrispettivo maschile, ma subdolo, sofisticato, crudele. E dentro? Riesce il rapporto fra madre e figlia a porre un argine, a contrastare la marea montante di odio che anche le donne possono riversare sulle altre donne? O rischia, anche questo nucleo affettivo fondamentale, di rendersi complice e parte della giungla, riproponendo modelli di anaffettività e competizione? Un bagno, un luogo semplice, riconoscibile. Una storia come tante, che sembra restare nei canoni della commedia e parla un linguaggio apparentemente leggero, divertente, ma che scivola in maniera sottile e silenziosa verso profondità oscure, e la riflessione su un tema difficile e nascosto. Nella speranza che, come tutte le commedie, possa chiudersi con una via di fuga, la capacità di superare il fantasma dell’odio intrappolato con un gesto d’amore.
L’ufficio di Officine della Cultura resta chiuso ma ulteriori informazioni sono reperibili cercando Officine della Cultura su Facebook e Youtube, ma anche su Instagram, o scrivendo a segreteria@officinedellacultura.org – www.officinedellacultura.org.