Le origini storiche del Concorso Nazionale del ValdarnoCinema Film Festival risalgono al 1949, uno dei concorsi cinematografici più antichi in Italia. Una tradizione radicata nel territorio di San Giovanni Valdarno che si è mantenuta nel tempo grazie alla partecipazione di tutta la comunità. Oggi, per il 71° Concorso Nazionale e la 38a edizione del Festival, ValdarnoCinema approda sulla piattaforma virtuale di MYmovies dal 26 al 28 novembre e in maniera gratuita, piattaforma dove i film resteranno visibili al pubblico per una settimana, questo il link https://www.mymovies.it, le modalità di accesso saranno indicate anche sul sito del festival nei prossimi giorni www.valdarnocinemafilmfestival.it.
La volontà del Comune di San Giovanni Valdarno e del Comitato organizzatore del Festival è stata fin da subito determinata a non rinunciare anche quest’anno ad una manifestazione che ha una lunga storia e una sua identità specifica e che rappresenta una vetrina prestigiosa per il cinema indipendente. In un momento così difficile per il cinema tutti potranno visionare i film in concorso, 42 in tutto tra fiction, documentari, animazione e sperimentale, allargando la platea alla dimensione illimitata resa possibile dalla tecnologia.
Un alto livello qualitativo e una particolare attenzione alle problematiche sociali caratterizzano i lungometraggi e cortometraggi, prodotti nel 2019-2020 da autori indipendenti, che sono stati selezionati dal nuovo direttore artistico, Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, mentre la giuria del Festival quest’anno è formata dai registi Isabella Sandri e Giuseppe M. Gaudino e dal critico cinematografico Adriano Piccardi.
Tra gli speciali, all’interno del programma del Festival, giovedì 26 alle ore 21.15 sulla piattaforma MYmovies sarà trasmesso un incontro sulla Gaundri Film, società di produzione cinematografica indipendente che si è sempre contraddistinta per il valore artistico e l’impegno sociale dei suoi film, con Giuseppe M. Gaudino e Isabella Sandri, al quale seguirà la proiezione di “Giro di lune tra terra e mare” (Italia/1997, 101′) di Giuseppe M. Gaudino.
Il Premio Marzocco alla carriera quest’anno andrà a Paolo Benvenuti, un grande autore del cinema italiano i cui film si sono sempre ispirati al rigore e all’intransigenza nell’interrogare le dinamiche più complesse e oscure del passato, un omaggio al regista toscano anche nella scelta dell’immagine guida del Festival che è stata tratta dal film “Puccini e la fanciulla”. L’appuntamento per assistere alla premiazione è per venerdì 27 alle ore 21.15 a cui farà seguito un incontro con l’autore e la proiezione di “Puccini e la fanciulla” (Italia/2008, 84′) preceduto da “Un giorno con Puccini” (8′), cortometraggio datato 1915 su Giacomo Puccini, ritrovato dal regista, che ha fornito l’ispirazione per la realizzazione della pellicola.
Tra le iniziative legate al cinema la 13°/14° edizione del Premio Marco Melani promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno e Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea “in memoria” di Marco Melani (San Giovanni Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996). Un Premio, finanziato dalla Direzione Generale Cinema e audiovisivo del MiBACT, con il quale la città di San Giovanni Valdarno vuole ricordare una persona di grande spessore intellettuale che ha svolto la sua opera nell’ambito del cinema e della televisione italiana. Quest’anno il Premio, in programma l’11 e il 12 dicembre e fruibile su Mymovies e su altre piattaforme digitali, sarà consegnato al regista Jean-Marie Straub.
Evento collaterale del Premio Marco Melani l’esposizione allestita a Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea dei due registi francesi “Jean-Marie Straub e Danièle Huillet: i film e i loro siti”, promossa nell’ambito di Toscanaincontemporanea2020. La mostra sarà inaugurata il 29 novembre e visibile fino al 31 gennaio sulla piattaforma My.Matterport, fruibile sui canali social e attraverso le newsletter aumentate del museo, con una conversazione in streaming tra i curatori Jean-Louis Raymond e Rita Selvaggio. L’esposizione dei due registi francesi è stata realizzata grazie a: Association des films et leurs sites, Cinémathèque française, Cinémathèque de Grenoble, Miguel Abreu e Katherine Pickard ( Miguel Abreu Gallery), Dominique Païni, Jean-Marie Straub, Barbara Ulrich, Servane Zanotti.