Partono “I mercoledì del Crowd”, gli appuntamenti letterari che anticipano uno dei più attesi Festival della città, e non soltanto.
Si comincia mercoledì 23 giugno, alle 18:00, con l’aperitivo letterario dedicato all’ultimo libro dell’autrice aretina Lucrezia Lombardo. ln collaborazione con il Crowd Festival, la scrittrice presenterà il suo nuovo romanzo “Kinder” (Augh!). L’incontro si svolgerà presso il locale “La Clandestina” (in Corso Italia 102, ad Arezzo) e sarà moderato da Martina Salvini, che dialogherà con la scrittrice, affrontando gli spinosi temi a cui è dedicato il romanzo. “Kinder” è infatti la storia di un giovane bosniaco che precipita nel dramma della droga. Alla storia del protagonista -che è poi quella di molti ragazzi di oggi, abbandonati a se stessi ed incapaci di trovare chi possa davvero aiutarli-, il libro affianca quella di molteplici personaggi, trattando temi scomodi come la guerra nei Balcani, il degrado socio-economico prodotto dalla criminalità organizzata, il disagio che caratterizza la condizione femminile, il fanatismo religioso, l’ultra-nazionalismo e molte altre questioni che sono al centro del dibattito politico attuale. In forma d’inchiesta, il romanzo offre uno spaccato sulla società odierna e costringe il lettore a prendere atto di verità scomode, che spesso ci ostiniamo a non voler vedere. Con uno stile tagliente e diretto, a tratti essenziale, Lombardo si spinge a raccontare una realtà poco nota, qual è quella della Bosnia contemporanea, rivelandoci la bellezza e la crudeltà di una terra, al confine con l’Europa, che è il punto d’incontro tra islam e cristianità e tra mondo occidentale e mondo orientale.
Frutto di un lungo viaggio che l’autrice ha intrapreso nei Balcani, “Kinder” è un libro che commuove, determinando un sentimento spontaneo di affetto verso il protagonista, un giovane che vive sulla propria pelle la guerra e la miseria e che, da solo, cerca di ricostruirsi una vita dignitosa, tra cadute, errori e la ricerca di un riscatto. In quanto romanzo di formazione, oltre che d’inchiesta, “Kinder”è un libro dedicato a tutti i giovani, specialmente a coloro che fanno più fatica, dovendo trovare la forza di uscire da drammi come la dipendenza. Il romanzo, seppure nella crudezza senza maschere con cui racconta il presente, è ricco d’immagini poetiche, eco di una solidarietà tra gli ultimi che nel mondo occidentale benestante è ormai scomparsa. E proprio questo sentimento di solidarietà è l’elemento centrale del libro, che intende essere una testimonianza di speranza e la dimostrazione che, pur nell’ingiustizia, il bene è destinato ad imporsi.