Venerdì 12 novembre alle ore 21:00 presso il Teatro Pietro Aretino Lucrezia Lombardo presenta il suo nuovo libro “Scusate, ma devo andare“.
La presentazione sarà accompagnata dal Coro Kastalia.
Si tratta del primo di tre eventi gratuiti promossi dal Comune di Arezzo per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Locandina: QUI

Davvero le diseguaglianze di genere sono un tema ormai superato? Davvero, almeno nelle società occidentali, “il gentil sesso” ha vinto la sua battaglia per la parità dei diritti?
Da queste domande nasce la raccolta “Scusate, ma devo andare”, un libro “al femminile” e dedicato a quelle donne che, attraverso le loro storie, lottano quotidianamente per riuscire ad esistere. I racconti (dodici in tutto) indagano, con poeticità e crudezza, la condizione del “secondo sesso” nel mondo odierno -ed anche in quel mondo contadino, che ha preceduto l’età della tecnica e che sta ormai scomparendo-, con lo scopo di proporre un messaggio urgente di uguaglianza, che porti alla luce le tante situazioni di disagio e discriminazione che molte donne, ancora oggi, subiscono.
Il mosaico di voci che emerge dal libro, vuole così richiamare l’attenzione sul fatto che l’emancipazione non sarà mai autenticamente realizzabile, finché le donne non diventeranno autonome -anzitutto sotto un profilo culturale ed intellettuale- e consapevoli del loro specifico valore. “Il femminile”, attraverso le storie narrate, costituisce infatti quella “differenza unica ed incancellabile” che, se lasciata fiorire nella propria specificità, può innescare “una rivoluzione gentile”, capace di trasformare il mondo intero.

Genere:
Narrativa (raccolta di racconti)

Contenuto:
La raccolta di racconti “Scusate, ma devo andare” ha per protagoniste le donne. Con delicatezza e crudezza, il libro vuole mostrare le tante situazioni di subordinazione, soggezione e discriminazione che “il secondo sesso” subisce, ancora ai nostri giorni. Senza veli, i racconti lasciano la parola a storie di donne che, con coraggio, lottano per riuscire ad esistere, a fiorire e ad essere rispettate. Tra le protagoniste vi sono una suora di clausura, che racconta la propria scelta radicale e incomprensibile agli occhi del mondo; una giovane che deve lottare contro la disoccupazione; una ragazza dell’Europa dell’est che è costretta dalla miseria ad affittare il proprio utero; un’aspirante attrice che, per arrivare al successo, è disposta a tutto; un’infante costretta dalla religione induista a diventare la nuova Dea Bambina, dovendo così rinunciare alla propria giovinezza; una donna che è costretta ad affrontare quotidianamente la solitudine, all’interno di un rapporto affettivo in cui domina l’incomunicabilità. L’opera intende mostrare, senza mediazioni, la verità sulla condizione femminile nel mondo di oggi, non soltanto nel contesto occidentale, ma anche in ambiti e situazioni distanti dalla nostra realtà. L’intento del libro è dunque quello di proporre un messaggio urgente di emancipazione: in troppi contesti (da quello lavorativo, a quello politico, fino a quello familiare-affettivo), ancora ai nostri giorni, “il secondo sesso” viene marginalizzato, escluso, abusato, soggiogato e la libertà che l’occidente sostiene di aver conferito al genere femminile, si è rivelata formale, piuttosto che effettiva. Nella convinzione che le donne siano portatrici di una differenza ineliminabile -differenza che costituisce proprio la loro unicità insostituibile-, il manoscritto vuole innescare un cambiamento di punti di vista nel lettore, tale da dare avvio ad una rivoluzione gentile e capace di farci ritrovare l’umanità perduta. Del resto, la letteratura costituisca la via privilegiata per dar vita, attraverso l’arma delle parole, una trasformazione culturale, che porti ad un miglioramento collettivo.

⇒ L’ingresso è gratuito, ma è richiesto la prenotazione alla email: pariopportunita@comune.arezzo.it indicando NOME, COGNOME e NUMERO TELOFONICO
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: 0575 377830