Un seminario sull’improvvisazione con la chitarra blues, rock e jazz. Il primo evento del nuovo anno organizzato da Proxima Music sarà una clinic che, tenuta dal docente Fabio Roveri, fornirà un’occasione di formazione, di crescita e di scambio di esperienze tra chitarristi di ogni età e di ogni livello. L’incontro, in programma in primavera e ospitato nei locali della scuola in via Severi, sarà focalizzato sulle competenze tecniche e teoriche necessarie per improvvisare e per esprimersi liberamente con lo strumento, acquisendo le regole e le basi per arrivare a suonare in modo personale.
Questo percorso sarà orientato ai generi blues, rock e jazz, spiegando l’attrezzatura tecnica necessaria per gestire sul palco ogni aspetto del suono e prevedendo dimostrazioni concrete e prove pratiche per permettere ad ogni allievo di ottenere consigli per migliorare e di individuare gli elementi su cui lavorare. La clinic arricchisce le tradizionali lezioni individuali condotte da Proxima Music e fornisce un’ulteriore opportunità formativa che farà affidamento sull’esperienza di Roveri, musicista e docente di chitarra con un ricco curriculum artistico in Italia e all’estero, che saprà rivolgersi in maniera personalizzata alle esigenze sia di chitarristi ai primi accordi che di chitarristi esperti intenzionati a vivere un’ulteriore specializzazione. I posti per il seminario sono limitati: per informazioni e iscrizioni è possibile visitare il sito www.proximamusic.academy.
«La clinic di improvvisazione – commenta Roveri, – rappresenta un’ulteriore tappa del percorso avviato da Proxima Music per la promozione e lo sviluppo della musica nella sua accezione moderna e contemporanea, spaziando tra generi quali pop, rock, blues e jazz con corsi di chitarra elettrica, batteria, pianoforte, basso, tromba o canto. Il seminario andrà ad integrare e ad arricchire la tradizionale preparazione didattica prevista attraverso lezioni individuali o progetti di insieme quali il laboratorio Band Lab per la formazione e la crescita di gruppi composti da giovani aretini».