Quando:
8 Maggio 2022@18:00
2022-05-08T18:00:00+02:00
2022-05-08T18:15:00+02:00
Dove:
Circolo Aurora
52100 Arezzo AR
Italia
Costo:
Gratuito

Domenica 8 maggio alle ore 18,00 presso il Circolo Culturale Aurora Incontro con Antonio Vassallo il fotografo che per primo arrivò sulla strage di Capaci a parlare di lotta alla mafia.

Antonio Vassallo.
Dal 1988, già fotografo di professione, si occupava con una associazione anche di attività socio-culturali e ambientali finalizzate alla difesa del territorio, quella difesa del territorio che ti porta quasi sempre a scontrarti con gli interessi malavitosi e le mafie.
Antonio e’ tra i primi ad accorrere sul luogo della strage il 23 maggio 1992. Si allontana dopo che uno dei superstiti dell’attentato, il poliziotto Angelo Corbo (oggi suo carissimo amico), ancora sotto choc, gli punta il mitra contro rischiando di ucciderlo.
Tornato dopo pochi minuti scatta delle foto che gli vengono sequestrate da due individui spacciatisi per poliziotti. Foto mai arrivate agli investigatori, assenti dagli atti giudiziari e mai più ritrovate, ancora oggi ci si chiede cosa e chi fotografo’ Antonio involontariamente?
Da anni, quasi quotidianamente, ai bordi di quell’autostrada e in quella che è stata ribattezzata la casina NO MAFIA, si ritaglia un po’ di tempo per incontrare studenti e famiglie che passando da Capaci, vogliano conoscere la storia di quel dannato 23 maggio 1992 e la successiva resistenza dei giovani siciliani. Antonio non solo racconterà quei primi istanti, ma le successive giornate, i misteri, le dimenticanze, le gravi negligenze investigative, i paradossi, ma soprattutto continuerà insieme a tutti voi a chiedersi …chi ha ucciso in realtà Giovanni Falcone, la Moglie e gli agenti di scorta?, chi ha premuto il “vero” telecomando? Chi erano quegli uomini che gli hanno sequestrato le foto?
Di quel 23 maggio di 30 anni fa sentirete cose mai dette e cose mai fatte.
la testimonianza diretta di Antonio Vassallo non sarà la solita retorica e spesso ipocrita testimonianza. Un incontro per esercitare il dovere della Memoria ma anche il nostro diritto alla Verita’.
Antonio Vassallo di sicuro non ci racconterà la “rassicurante” versione che, il 23 maggio del 1992, a premere il telecomando e’ stato il mafioso Giovanni Brusca e i suoi compari semianalfabeti mafiosi.

Ingresso libero con tessera Arci

Necessaria mascherina FFP2