“Politiche giovanili significa, tra le altre cose, azioni di inclusione sociale. I giovani attivi sono una ricchezza che questa amministrazione sta valorizzando a pieno, con progetti e risorse che non hanno paragoni con il passato. Ma esiste anche una fascia delle giovani generazioni composta da chi ha abbandonato gli studi e comunque ancora non lavora e non frequenta corsi di istruzione e formazione. Dobbiamo quindi rispondere anche a tale fenomeno perché se oggi rappresenta un problema per gli interessati e le famiglie, domani sarà un costo per la società visto che un adulto inoccupato ha bisogno di sussidi, interventi sociali e non contribuisce alla crescita economica”.
Introduce così l’assessore alle politiche giovanili Federico Scapecchi l’inclusione di Arezzo tra i Comuni, circa 120, prescelti da Anci, in collaborazione con il dipartimento delle Politiche Giovanili presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, per realizzare percorsi di formazione e accompagnamento del personale comunale e arricchirlo di nuove competenze professionali in vista della fase successiva, quando dovrà occuparsi, con progetti specifici, dei cosiddetti “Neet” acronimo che sta per Not in Employment, Education or Training. Ovvero i giovani appena tratteggiati.
“In primavera – prosegue Scapecchi – avevamo partecipato alla manifestazione d’interesse promossa da Anci. Adesso ci è stato comunicato che siamo compresi fra i pochi enti locali di tutta Italia prescelti per questo lavoro propedeutico. Ovviamente, fa sempre piacere quando l’assessorato, per il quale ringrazio gli uffici che dimostrano sempre grande disponibilità e passione, trova importanti riconoscimenti a livello nazionale e porta benefici al Comune e al tessuto sociale”.
La formazione del personale comincerà a metà settembre e durerà circa 4 mesi. “Al termine, l’amministrazione disporrà di dipendenti in grado di mettere nero su bianco proposte progettuali di stimolo e inclusione per i Neet. Con queste potremo candidarci al cofinanziamento del Fondo Politiche Giovanili che dispone di ben 4 milioni di euro. Obiettivo: una ricaduta su Arezzo quantificabile in 200.000 euro, quelli che il fondo mette a disposizione per ogni singolo progetto”.