Alla Multisala Eden la giornalista racconta, attraverso vari esempi, uno Stato che non riesce a proteggere le vittime di violenze di genere. L’iniziativa è promossa da Unicoop.fi sez. Soci Arezzo per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”
Mercoledì 22 novembre 2023, alle ore 18, la Multisala Eden di via Guadagnoli 2, ad Arezzo, ospita la presentazione del libro “Violenzissima. Le scuse che assolvono i violenti” (Il Pozzo di Micene Editore) di Ilaria Bonuccelli.
L’iniziativa, organizzata da Unicoop.fi sez. Soci Arezzo nell’ambito della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, vedrà la partecipazione della Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo Gabriella Cecchi e dell’attrice Silvia Martini.
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.
IL LIBRO
Un’Italia che non riesce a difendere le vittime di violenze di genere, malgrado le numerose leggi approvate. È quella raccontata da Ilaria Bonuccelli nel suo volume “Violenzissima. Scuse che assolvono i violenti”, in cui l’autrice elenca interviste e atti di sentenze condizionate dal pregiudizio, ci parla della ricaduta della violenza anche sui soggetti familiari e fa conoscere le storie di alcune delle tante donne che non sono state adeguatamente protette.
Ilaria Bonuccelli, caposervizio de Il Tirreno, è una giornalista di inchiesta e scrittrice. Nel 1996 vince il Premio cronista dell’anno “Piero Passetti” per la migliore inchiesta giornalistica italiana. Nel 2017 il Premio speciale “Franco Giustolisi – targa del Senato” per l’inchiesta speciale sul telemarketing selvaggio.
Nel 2019 esce in libreria con il volume “Per ammazzarti meglio”, a cui segue nel 2022 “Violenzissima. Le scuse che assolvono i violenti”, entrambi pubblicati da Il Pozzo di Micene Editore.
L’autrice si dedica da tempo al contrasto della violenza di genere, collaborando con giuriste e docenti dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Le istanze di cui si fa promotrice hanno portato a modificare la norma dei braccialetti elettronici anti-stalking e l’entità degli indennizzi alle vittime italiane di reati intenzionali violenti, come lo stupro.
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