Tanti: “Un portale che apre la strada ai servizi domiciliari per l’infanzia, così anche la “tata” è parte del progetto educativo municipale”
“Codice deontologico, stage formativo presso l’ufficio servizi educativi,
corsi di formazione continui. Mano tesa ai tanti laureati in scienze della formazione anche per aprire nuovi servizi”
Un portale dove poter scegliere la baby sitter “non alla cieca” garantendo alle famiglie che chi è in quella lista è personale qualificato e certificato, che ha prima seguito uno stage formativo nei nostri servizi municipali e che sarà coinvolto in tutti i percorsi di aggiornamento professionale che il Comune, grazie alla collaborazione dell’Università di Siena, mette a disposizione degli educatori della Città di Arezzo siano essi municipali, statali o del privato accreditato.
“Quello che abbiamo messo in piedi è un piano che apre ai servizi educativi domiciliari dando sostegno alle famiglie in una scelta fondamentale: decidere un percorso ludico ricreativo per i figli a casa propria, senza però rinunciare a sicurezza e competenza. Del resto scegliere la baby sitter non raramente è un terno al lotto e questo non solo espone le famiglie a mettersi in casa persone con le cosiddette referenze del “sentito dire”, ma qualche volta ci si imbatte in persone che “guardano” i bambini ma non hanno grandi competenze in ambito ludico ricreativo e questo è una mancata occasione di crescita”, commenta il vicesindaco Lucia Tanti.
“In un tempo come il nostro, del resto, non sempre i tempi dei servizi educativi municipali e statali si adattano agli orari di genitori che hanno occupazioni atipiche, irregolari, part time con orari in continuo cambiamento e meno ancora si adattano a chi è una partita iva o ha un lavoro in proprio, il rischio è che queste famiglie si trovino sole davanti alla scelta di una baby sitter. Ecco, noi con il portale “Anni Magici” abbiamo voluto garantire due punti essenziali: alle famiglie la possibilità di accedere ad un portale che elenchi nomi qualificati che si impegnano non solo verso la singola famiglia ma anche verso il Comune di Arezzo, ai molti professionisti dell’educazione diamo la possibilità di poter essere inseriti comunque in un percorso municipale che dà loro – gratuitamente- l’opportunità di fare stage presso le nostre scuole e di seguire i corsi di aggiornamento professionale”, continua Tanti. “Con questo nuovo progetto prende definitivamente corpo il disegno complessivo del modello educativo del Comune di Arezzo: più assunzione nelle scuole municipali – circa 40 nuovi educatori a tempo indeterminato in poco più di 5 anni-, affidamenti al privato sociale costruiti su bandi estremamente esigenti, accordo quadro con le scuole statali per i “pomeriggi insieme”, fondo di sostegno per i dopo scuola alle famiglie con situazioni economiche critiche, nuove scuole in costruzione – dal nido Colombo all’asilo di Tortaia, fino alla nuova Cesalpino-, liste di attesa “quasi” a zero, accordo con l’Università di Siena per la formazione dei nostri educatori e adesso il “piano” per la risposta domiciliare. Se è vero che i luoghi educativi – nidi e scuole materne- sono di per sè insostituibili, è altrettanto vero che è compito di una amministrazione andare incontro alle esigenze delle famiglie e sostenerle anche quando scelgono percorsi individuali o domiciliari secondo il principio che la libertà di scelta delle famiglie prevale su ogni assetto organizzativo. Nel portale, inoltre, saranno scaricabili tutte le regole per aprire nidi e asili domiciliari: l’ufficio scuola sarà una sorta di consulente per chi vorrà aprire in Città nuovi servizi educativi. Dalla prossima settimana sarà online lo spazio dedicato al progetto”, conclude il vicesindaco.