Ulteriori quattro impianti sportivi assegnati ad altrettanti gestori. Sono molto soddisfatto di proseguire il lavoro intrapreso e di implementare la qualità delle strutture e le ricadute economiche sul territorio”.
Commenta soddisfatto l’assessore allo sport Federico Scapecchi il voto in giunta che ha assegnato a società sportive, a seguito di specifici bandi, i campi da calcio a Santa Firmina e Sant’Andrea a Pigli, l’impianto di arrampicata sportiva e il campo da rugby Antonucci.
“Stiamo riempiendo tutte le caselle – prosegue Scapecchi. Quelli di cui stiamo parlando, infatti, si aggiungono ai campi da calcio della Chiassa, di Indicatore e di Rigutino, alla palestra San Clemente e allo skatepark. Adesso, il totale di risorse investite dalle società sportive ammonta a poco meno di 1 milione e 100.000 euro, a fronte di investimenti minimi obbligatori di circa 250.000, quelli indicati nel bando come condicio sine qua non per parteciparvi. Sostanzialmente grazie a questo strumento abbiamo ottenuto un effetto moltiplicatore che ci ha sospinto verso il quadruplo del risultato minimo sperato. Davvero un grande successo. Il tutto, in circa nove mesi, tanti sono trascorsi da quando è iniziata questa operazione di riqualificazione complessiva. I prossimi passi saranno la firma delle quattro rispettive convenzioni e l’inizio dei lavori. Poi, stringeremo il focus sugli altri impianti da mettere a bando e riqualificare. Giova ricordare che, parallelamente, il Comune non si tira indietro ma investe risorse proprie laddove i privati, per vari motivi, non riescano a realizzare gli interventi. Una sinergia che ci sta consentendo di fare meglio e di più”.
E veniamo alle novità di cui parlava l’assessore: per il campo da calcio di Santa Firmina a fronte di un investimento minimo richiesto di 50.000 euro il gestore ha proposto un investimento che sfiora i 100.000, per quello di Sant’Andrea a Pigli i 6.000 euro di investimento minimo richiesto sono saliti a 19.000, per il campo da rugby la forbice si dilata passando dai 65.000 euro previsti dal bando ai 128.000 proposti dal gestore.
“Un piccolo accenno in più – conclude Scapecchi – per l’impianto di arrampicata, proprio per la curiosità che può destare una struttura non proprio ricorrente nei racconti e nelle gesta sportive di questo territorio. I 12.000 euro richiesti sono diventati 30.000 e serviranno a realizzare un locale spogliatoio dotato di bagno e doccia e gli impianti elettrico e termo-idro-sanitario. Insomma, il Comune non lascia nulla al caso: tutti gli sport e i rispettivi appassionati e praticanti hanno pari dignità”.