Sono partite le iscrizioni ai master del Centro di GeoTecnologie (Cgt) dell’Università di Siena, con sede a San Giovanni Valdarno (Ar), struttura di ricerca impegnata da molti anni nella formazione professionale superiore nel settore della geologia applicata, della gestione del territorio e dei rischi naturali, delle tecnologie applicate all’ambiente e ai beni culturali.
Per l’a.a. 2018/2019 verranno proposti corsi post laurea di primo e di secondo livello in Engineering Geology, Geofisica d’ esplorazione, Geomatica, Geotecnologie ambientali e il master di secondo livello in Geotecnologie per l’Archeologia.
Si tratta di master full time che prevedono lezioni frontali, acquisizione dati ed esercitazioni pratiche in laboratori informatici, tirocini in aziende, enti qualificati o studi professionali.
Alcuni insegnamenti dei master potranno essere seguiti in teledidattica.
I diversi percorsi formativi del CGT mirano a preparare figure professionali nell’ambito tecnico di interesse e soprattutto a stabilire rapporti con il modo del lavoro.
I master sono finanziabili tramite voucher regionali e contributi di altri enti; vi è inoltre la possibilità di posto alloggio gratuito nel campus universitario valdarnese.
L’INPS, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha attivato delle borse di studio:
- per il Master in Engineering Geology sono state assegnate n. 3 borse di euro 4.000,00
- per il Master in Geotecnologie Ambientali sono state assegnate n. 3 borse di euro 4.500,00
- per il Master in Geotecnologie per l’Archeologia sono state assegnate n. 5 borse di 3.700,00
Per ulteriori informazioni sull’offerta formativa del CGT dell’Università di Siena, visitare la pagina dedicata
Per ulteriori informazioni sulle borse di studio offerte dall’INPS, consultare il bando di selezione e l’allegato al bando
photo credit: Banco de Imágenes Geológicas “We must preach up traveling as the first, second, and third requisites for a modern geologist” “Los viajes deberían constituir la primera, la segunda y la tercera obligación del geólogo moderno.” (Charles Lyell) via photopin (license)