Il piano straordinario di interventi “Arezzo non molla e riparte” prevede tra le varie possibilità quella di concedere contributi ai soggetti che operano in ambito turistico e culturale, nello specifico un “bonus ripartenza” che non poteva mancare per due dei settori che più hanno contraddistinto l’azione politico-amministrativa della giunta Ghinelli.
“Parliamo di un incentivo che il Comune mette a disposizione perché la cultura e il turismo non si fermino ma anzi possano ricevere una spinta forte per fare ancora di più, in un tempo in cui tutti sono costretti a dover fare di meno – dichiara il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli. Valorizziamo il coraggio di chi nei segmenti più difficili di questa ‘fase due’ ha deciso di ripartire, decidiamo di investire su di loro perché questa ripartenza sia la più forte e la più importante possibile, tale da consolidare il talento, la caparbietà, l’impegno degli aretini. I numeri parlano chiaro e danno il senso e la portata del nostro impegno a favore di quella che, oramai da anni, accanto al tradizionale manifatturiero, ho definito la ‘seconda occasione’ del tessuto economico locale, e che abbiamo contribuito a sviluppare come mai era stato fatto. E devo dire che se giro per Arezzo non vedo tutta questa desolazione che riscontro invece in altre città. Qualcosa si muove in termini di presenze e noi vogliamo sostenere questo movimento”.
“Questa misura nasce da un ragionamento fatto con Marcello Comanducci e che aveva come obiettivo quello di tenere insieme la coesione sociale e lo sviluppo nei settori considerati strategici per la città – ha rilevato l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti. Arezzo ha raggiunto livelli altissimi in ambito culturale e turistico, certamente grazie alle intuizioni del sindaco e dell’assessore al turismo, di sicuro grazie al patrimonio storico-artistico della città, ma anche grazie all’intelligenza, al talento, all’operosità di chi lavora come professionista in questi due settori. Il rischio del Covid è quello di desertificare questa grande platea di professionalità e allora la scelta quasi rivoluzionaria che tiene insieme le politiche di coesione sociale con le politiche culturali e turistiche è quella di puntare sul lavoro degli aretini. Noi non potremo pensare di continuare a essere un’eccellenza in questi ambiti se non sosteniamo le persone che vi spendono il loro talento. La crisi economica si vince creando occasioni di crescita: così facendo noi investiamo negli aretini consapevoli che solo attraverso la ripartenza vera si esce dal rischio della recessione economica. Le vere politiche sociali non possono mai essere separate dalle politiche di sviluppo e le vere politiche di sviluppo non si separano dall’investimento nelle singole persone”.
“Arezzo non molla e riparte” prevede due diverse tipologie di intervento per complessivi 300.000 euro.
Di questi 100.000 euro sono dedicati agli operatori culturali. Come ha spiegato il direttore Roberto Barbetti, la Fondazione Guido d’Arezzo è stata incaricata di redigere il bando “Arezzo non molla e riparte. Bonus cultura”, attraverso il quale i soggetti interessati potranno presentare i loro progetti. Gli stessi saranno selezionati e valutati da una commissione individuata dalla fondazione che stilerà la graduatoria. Sarà poi il Comune di Arezzo a liquidare il bonus in base alla selezione svolta. Il bando è già online all’indirizzo: https://www.fondazioneguidodarezzo.com/amm-trasparente/bandi-di-concorso
Altri 200 mila euro saranno invece oggetto di un originale piano di rilancio turistico gestito dalla Fondazione Arezzo Intour che coinvolgerà le strutture ricettive e gli organizzatori di servizi, eventi ed esperienze turistiche: un progetto innovativo il cui obiettivo è quello di portare Arezzo al centro dell’attenzione nazionale, rendere ancora più appetibile la visita alla città, creando un “effetto leva” capace di determinare risultati nettamente superiori a quelli che sono frutto dell’assistenzialismo puro.
La Fondazione Arezzo Intour, che ha lanciato la destinazione turistica Arezzo con l’invito “Take your time in Tuscany”, ovvero “prendersi il proprio tempo”, dal primo agosto darà il via a una campagna che, sempre giocando sul concetto del tempo e della straordinarietà, si chiamerà ExtraTime.
I viaggiatori che sceglieranno Arezzo avranno infatti in dono tempo “extra” da vivere in città: grazie alle risorse messe a disposizione dal Comune, chi pernotta ad Arezzo potrà avere in regalo un notte in più, oppure ricevere un voucher per biglietti omaggio per gli eventi e le experience proposte da discoverarezzo.com così da godersi al meglio la città.
Un progetto che prevede la partecipazione degli operatori turistici cittadini: le strutture ricettive, gli organizzatori di eventi ed esperienze e coloro che svolgono attività di trasporto (taxi e noleggio con conducente) che vorranno aderire all’iniziativa, dovranno compilare il form di interesse raggiungibile dal link: https://www.arezzointour.it/extratime/
“Abbiamo pensato – commenta Marcello Comanducci presidente della Fondazione Arezzo Intour – che fosse necessario mettere a punto un piano di rilancio nuovo e per certi aspetti sorprendente. Sostenere chi opera nel turismo in questo momento, significa permettergli di guardare al futuro con positività e fiducia. Non crediamo nell’aiuto in forma assistenzialistica, pensiamo invece sia molto più efficace rendere Arezzo una meta imperdibile per chi sceglie di fare una vacanza e su questo stiamo lavorando”.
Timeline indicata dal direttore della Fondazione Arezzo Intour Rodolfo Ademollo: “saremo pronti il primo di agosto con una bella offerta alberghiera”.