L’evento rivolto a scuole da tutta la Toscana si terrà sabato 27 maggio, alle 9.30, alla Borsa Merci
La giornata farà affidamento sulle parole di docenti universitari e di testimoni di conflitti di ieri e oggi
AREZZO – Un convegno regionale per sensibilizzare le giovani generazioni ai temi della pace, della memoria e della solidarietà. La Borsa Merci di Arezzo sarà sede dell’evento conclusivo del progetto “Testimoni di pace” promosso dall’ANVCG – Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra che, dalle 9.30 di sabato 27 maggio, andrà a proporre un momento di ritrovo, educazione e riflessione per studenti provenienti da ogni provincia della Toscana. La mattinata segnerà la conclusione del ciclo di laboratori promossi negli ultimi mesi dalla stessa ANVCG in scuole di diverso grado e farà affidamento sulle parole di docenti universitari e di testimoni dei conflitti di ieri e di oggi, con la più alta finalità di promuovere la conoscenza del fenomeno bellico e di stimolare bambini e ragazzi a diventare promotori di una cultura della pace.
Il convegno regionale è patrocinato da Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Camera di Commercio di Arezzo-Siena e, dopo i saluti delle autorità, entrerà nel vivo con gli interventi di Aldo Ierardi (presidente ANVCG Toscana), Ulisse Domini (presidente ANVCG Arezzo) e Aurelio Frulli (consigliere nazionale ANVCG). Il momento maggiormente atteso coinciderà con la testimonianza del venticinquenne Nicola Marzolino, consigliere nazionale ANVCG e presidente ANVCG Torino, che condividerà la propria personale esperienza di vita per sensibilizzare verso la pericolosità e i tragici effetti dei conflitti anche a distanza di decenni. Nel 2013, infatti, questo “attivista della pace” perse la vista e una mano a causa dell’esplosione di un ordigno inesploso della Seconda Guerra Mondiale rinvenuto nel giardino dietro alla sua abitazione, decidendo poi di impegnarsi come vero e proprio ambasciatore del disarmo per spiegare ai giovani cosa fare e come comportarsi in caso di ritrovamento di residui bellici. L’ANVCG ha infatti reso noto come, dal 1945 a oggi, siano stati oltre 250.000 gli ordigni ritrovati tra granate, esplosivi, colpi d’artiglieria e munizioni, con molti di questi che hanno comportato incidenti e mutilazioni: il tema sarà trattato nel corso dell’evento alla Borsa Merci anche da Giovanni Lafirenze (responsabile nazionale del Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi dell’ANVCG). Un ulteriore contributo al convegno sarà portato dal professor Filippo Masina, docente di storia dell’Università di Siena e curatore dell’archivio nazionale dell’ANVCG, impegnato in una ricerca volta a far emergere le storie e le vicende delle vittime civili di guerra nel quinquennio dal 1940 al 1945. L’appuntamento terminerà con la consegna degli attestati di partecipazione agli studenti che hanno contribuito al concorso “1943-2023: i bombardamenti sui civili” indetto per la Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo dello scorso febbraio, con un riconoscimento che sarà conferito all’impegno delle classi o dei singoli alunni nell’interrogarsi sulle conseguenze della guerra attraverso un collegamento tra fatti del passato e fatti del presente.