Da sabato 23 maggio 2020 il sito dell’Associazione Archivio Franco Onali ospita due mostre virtuali. La prima è “Memorie nel tempo sospeso”, personale di Franco Onali; la seconda è “I vincitori del Premio Arezzo 2019”, collettiva di Grazia Forbicioni, Emilio “Zenone” Giunchi e Fabio Galeotti.
Entrambe le iniziative, visibili da quel giorno all’indirizzo http://www.onalifranco.it/mostra virtuale/, sono curate da Danilo Sensi.
La memoria, mezzo straordinario per raccontare e raccontarsi, nella frenesia della società odierna è diventata quasi un lusso. L’esplosione del Covid-19, l’emergenza sanitaria e la conseguente clausura ci hanno invitato a recuperarla nelle stanze delle nostre abitazioni e negli scaffali polverosi delle librerie.
«Franco Onali non fa eccezione – sottolinea Danilo Sensi. – Nelle lunghe giornate del suo isolamento romano ha cercato, rimestato, spolverato il suo immenso archivio e ne sono venute fuori le memorie d’artista. Tempere, disegni, sperimentazioni a inchiostro che si perdono nel tempo, che attraversano i decenni, che riportano alla mente sacrifici, amori, desideri, passioni. Una memoria nel tempo sospeso che ci restituisce un autore che ha attraversato il Novecento con un fervore creativo eclettico e assolutamente personale. Ne nasce una mostra virtuale, un Onali 3.0 che dimostra di voler stupire ancora. Un artista che non si arrende alle difficoltà e, non potendo condividere personalmente con amici e collezionisti i suoi ricordi, lo fa virtualmente in attesa di tempi migliori, con uno sguardo malinconico al passato ma con in testa una ferrea volontà legata al futuro».
Accanto alla personale di Onali sarà possibile ammirare la collettiva dei primi tre classificati del concorso svoltosi lo scorso anno al Circolo Artistico di Arezzo, per festeggiare i 60 anni del Premio Arezzo di pittura. Nell’iniziativa l’Archivio Franco Onali era uno dei partner.
«Una mostra in questo funesto 2020 non era fattibile – spiega ancora il critico d’arte. – Impossibile riunire amici e conoscenti, impensabile invitare persone a un evento, irrealizzabile aprirlo a un numero contingentato. Eppure Grazia Forbicioni, Emilio “Zenone” Giunchi e Fabio Galeotti dovevano essere celebrati. La fantasia creativa di Grazia, la riflessione profonda di Emilio e la maestria di Fabio dovevano trovare risposta. Il loro impegno, le loro capacità dovevano illuminare, anche se virtualmente, un periodo buio come quello che stiamo vivendo. Sono quindi felice e orgoglioso di poter presentare una anteprima dei loro lavori, piccola anticipazione di quello che vedremo dal vivo, probabilmente il prossimo anno».
Le due mostre virtuali sono l’occasione per svelare il nuovo portale e gli obiettivi dell’Archivio Franco Onali, nato nell’ottobre 2019 e fortemente voluto dall’artista e dalla moglie Anna Maria Roncoroni, strumento fondamentale per portare avanti la catalogazione delle opere e la valorizzazione del materiale documentario dedicato a Franco Onali nei suoi oltre sessant’anni di carriera. Nella storicizzazione e digitalizzazione dell’arte del maestro romano di nascita ma aretino d’adozione, saranno coinvolti musei, istituzioni, gallerie d’arte e collezionisti privati di tutto il mondo. L’archivio sarà in futuro un punto di riferimento imprescindibile per studiosi e amanti della sua arte, in grado di fare nuova e più chiara luce sul prezioso percorso artistico e personale di un pittore conosciuto in tutto il mondo, che ha sempre considerato il territorio aretino come il suo rifugio creativo prediletto.