Briciole di Fiabe, il Festival di Teatro per Ragazzi organizzato dalla Compagnia NATA presso il Teatro Pietro Aretino di Arezzo, torna anche quest’anno con tanti spettacoli dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie.
Sarà la fiaba classica il leitmotiv del Festival, nelle sue varie declinazioni e rivisitazioni, per farci riscoprire l’immortalità e centralità di temi fondamentali come l’amore, il coraggio, la libertà e la necessità di battersi contro le ingiustizie e i soprusi dei più forti.
1) Il primo appuntamento sarà domenica 23 dicembre con Teste di Legno – mostra vivente dei Burattini di Attilio Monti. In occasione dei 30 anni della Compagnia NATA, 20 allievi attori delle scuole di teatro della NATA di Capolona e Arezzo faranno sfilare, giocare, danzare e improvvisare per le vie della città 20 magnifici pezzi della Collezione dello storico fondatore della Compagnia Attilio Monti.
Trasferitosi a Milano dopo la guerra, Attilio conosce Dario Fo: ispirato dai suoi caleidoscopici discorsi da bar, più simili a quelli di un cenacolo artistico e letterario, si iscrive al corso di architettura all’Accademia di Brera. Con il diploma, si aprono per Attilio le porte di Cinecittà, dove lavora come scenografo per diversi anni fino al trasferimento a Londra, tecnico del suono per un’emittente radio. Si sposta poi a Parigi, e dopo ancora a Genova, dove lavora come scenografo per Aldo Trionfo e conosce Paolo Poli. Di nuovo nella capitale, si unisce all’innovativo gruppo dell’avanguardia Romana: lavora con Memè Perlini, Mario Ricci, Giuliano Vasilicò, Carlo Cecchi. Nel1966 conosce Otello Sarzi, grande sperimentatore e maestro del teatro di figura. Nel 1978 con la compagna e collega Pinuccia Bocchi si trasferisce in Casentino: la coppia si dedica per trent’anni alla costruzione di burattini e all’allestimento di diversi spettacoli, dando il via ad una tradizione teatrale che prosegue tutt’ora. I pezzi della collezione sono oltre settecento: marionette, burattini, teatrini e baracche, scenografie, costumi e via dicendo, da lui sapientemente costruiti a mano o provenienti da ogni parte del mondo, alcuni risalenti alla fine dell’800.
Il percorso partirà alle ore 16:00 da Piazza San Francesco, passando per Corso Italia per poi raggiungere, tappa dopo tappa, Piazza San Jacopo.
2) Il secondo appuntamento sarà venerdì 28 dicembre alle ore 17:00 al Teatro Pietro Aretino con lo spettacolo “Robin Hood nel castello di Nottingham” della Compagnia I Guardiani dell’Oca. In scenaTiziano Feola e Zenone Benedetto, che firma anche la regia. Nell’affascinante mondo dell’Inghilterra medievale, Robin Hood e la sua allegra compagnia, immersi nel verde fantastico e magico della Foresta di Sherwood, tentano di opporsi eroicamente alle cattiverie del perfido Principe Giovanni, detto il senza terra”, e del suo fedelissimo e cattivissimo Sceriffo di Nottingham. In un crescendo di emozioni i ragazzi potranno rivivere un’affascinante storia dal sapore antico, ricca di sorprese e colpi di scena. Little John, Frate Tuck, Lady Marianne, lo Sceriffo di Nottingham e il piccolo soldato Artur, faranno a gara per impedire o agevolare le imprese eroiche di Robin Hood. Tra fantasmi, castelli e antiche leggende, per circa un’ora, tutti potranno partecipare attivamente all’avventura fantastica di Robin.
3) Sabato 29 dicembre sempre alle ore 17:00 sarà la volta de “Il soldatino di Stagno – le avventure di un innamorato” della Compagnia NATA, con Giorgio Castagna e Lorenzo Bachini, che esegue le musiche dal vivo. La regia dello spettacolo è di Marco Zoppello. La storia la conosciamo tutti: lui, un soldatino di stagno senza una gamba, e lei, la splendida ballerina del carillon; tra di loro, un grande sentimento nato su un castello di carta, nella stanza da gioco di un bimbo; a dividerli, molte disavventure, tra cui ragazzacci di strada, tanta acqua, un enorme pesce, topi e tombini. Un originale adattamento dello Schiaccianoci di Čajkovskij e ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, narrato con la musica eseguita dal vivo. È una di quelle storie che quando te la raccontano non te la scordi più, forse perché parla d’amore, di diversità, di coraggio; tratta della vita, con le sue ombre e luci e le sue trasformazioni, che avvengono perché succedono e basta, senza drammi. Poiché nulla finisce, ma tutto si trasforma.
4) Il Festival prosegue poi domenica 30 dicembre con “Cenerentola in bianco e nero” di Proscenio Teatro con gli attori Simona Ripari e Mirco Abbruzzetti, per la regia di Marco Renzi. Ispirata alle storie di Gianbattista Basile, Charles Perrault e dei Fratelli Grimm, lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda di Cenerentola non facendosi mancare, come tradizione della compagnia, pupazzi animati, situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico: anzi, sarà proprio quest’ultimo a decidere quale dei due finali è più gradito, con una regolare votazione. Quella di Cenerentola è storia di mondi magici, di straordinari rapporti con la natura e gli animali, ma anche di ingiustizia, riscatto, prepotenze sconfitte, del bene che trionfa sul male. Tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo subito nella nostra vita dei torti e abbiamo sognato di avere giustizia: per questo ci identifichiamo con lei, siamo dalla sua parte sin dall’inizio, lo siamo stati per secoli e continueremo ad esserlo ancora.
5) Venerdì 4 gennaio la compagnia Teatro dei Colori metterà in scena “Mu Lan e il drago”, con Maddalena Celentano, Valentina Franciosi, Andrea Tufo, Barbara Giuliani, per la regia di Valentina Ciaccia.
La storia della coraggiosa principessa Mu Lan diventa il pretesto per raccontare una grande civiltà, con i suoi valori e la sua cultura spettacolare. Sullo sfondo il paesaggio della sconfinata Cina, rurale e guerresco, magico e misterioso. I personaggi, nobili raffinati e contadini saggi, aiuteranno la giovane nel percorso che la porterà a scegliere e a definire la sua identità. Accompagnata da due simpatici amici, il Grillo e il Draghetto, Mu Lan affronterà le trasformazioni della crescita, il timore del diverso e dell’ignoto, i turbamenti del primo amore, il distacco dalla casa dei genitori e il confronto con il mondo. La calma narrazione della storia si intercala a divertenti dialoghi, immagini di figure in movimento, e acrobatici ed avvincenti combattimenti. La magia appare e scompare grazie alla poesia del teatro nero, con apparizioni di demoni del cielo e della terra, e della figura immortale ed affascinante del maestoso indomabile drago…
6) Ultimo appuntamento sabato 5 gennaio con lo spettacolo vincitore di In-Box Verde 2018 “Mai grande – un papà sopra le righe” di e con Annalisa Arione e Dario de Falco, Compagnia Arione de Falco.
Che cosa serve per essere un genitore perfetto? Alberto non ha dubbi: per prima cosa ci vuole un bambino. Quindi se ne inventa uno e lo chiama Tobia. Poi servono miliardi di kg di divertimento, un sacco di risate, qualche battuta irresistibile, delle idee brillanti… O almeno, questo è quello che pensa Alberto. Perché Tobia, invece, vorrebbe una storia piccina prima di dormire, un giro al parco, una visita al laghetto delle papere, un po’ di pennarelli con cui colorare dentro ma anche fuori dai bordi e dei respiri grandi come il mare. Tobia non cerca un genitore perfetto ma un genitore che non smetta mai di provare a fare la cosa giusta anche dopo avere sbagliato, che sappia chiedere scusa, cantare una ninna nanna, rimproverare e poi abbracciare. Questa è la storia di quanto è difficile capirsi, e di come, per farlo, sia necessario affrontare la cosa più bella e complicata del mondo: stare insieme, semplicemente.
L’inzio degli spettacoli al Teatro Pietro Aretino è alle ore 17:00 ed è consigliabile prenotare chiamando il 3397219133.
Teatro Pietro Aretino – Arezzo
Inizio spettacoli ore 17:00
Ingresso € 6
Info e prenotazioni al 3397219133