CASTIGLION FIBOCCHI – Sabato 12 e domenica 13 settembre 2020, a San Quirico di Castiglion Fibocchi (AR), la compagnia Broken Jump, in collaborazione con l’associazione L’Ottava Torre, presenta “Matsukaze. Rito teatrale notturno”. In entrambi i giorni l’evento si svolgerà in due turni, alle ore 19 e alle ore 22, dove sono i resti dell’antica pieve di San Quirico in Alfiano.
A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è obbligatoria la prenotazione al numero 3277819888.
“Matsukaze” nasce dall’idea che rifugiandoci nell’altro possiamo ritrovare noi stessi. Ispirandosi al teatro Nō giapponese, Broken Jump propone una storia d’amore, tradimento e riconciliazione con il passato. Prendendo spunto dai grandi temi della cultura nipponica, la compagnia teatrale cercherà di ritrovare, nei boschi di San Quirico, quell’aspetto rituale del teatro dal quale spesso ci troviamo slegati.
“Quest’anno non volevamo disturbare la comunità di Meliciano, portando pubblico come è avvenuto negli anni passati con il teatro itinerante di “Promenade” – racconta la compagnia. – Ci siamo messi così a cercare luoghi isolati nella natura, finché non abbiamo trovato, anche grazie all’associazione L’Ottava Torre di Castiglion Fibocchi, un posto perfetto e abbandonato come la vecchia pieve di San Quirico in Alfiano e l’ambiente circostante”.
La storia messa in scena narra di Narumi, una donna di una regione straniera che si innamora e diventa un tutt’uno con Akashi, un uomo mite e pieno di speranze. Nonostante le regole che vietano l’unione tra persone di differenti territori, la coppia dà al mondo un figlio, Matzuo, segno della loro ribellione alle regole. Per celebrare l’amore costruiscono il santuario di Matsukaze, “L’altare tra gli alberi”, ma l’isolamento e il difficile vivere quotidiano portano Akashi a tradire Narumi con un’altra donna, Rokujo, bellissima d’aspetto ma legata solo ai beni materiali. Scoperto il tradimento, Narumi si uccide e la sua anima vaga di notte nel santuario e negli incubi della mente di Akashi, con i confusi ricordi della sua passata vita, finché un monaco pellegrino diventerà testimone di tutta la vicenda legata da un filo perso nel tempo.
“Anche un piccolo pubblico può diventare una comunità solo per una notte – concludono quelli di Broken Jump. – Per un breve istante persone sconosciute si uniranno in un atto collettivo: il teatro. Questo è stato il nostro pensiero per il 2020, purtroppo vissuto come un anno estremo di cambiamenti sociali e civili. Invece di parlare di pandemia, isolamento, controlli e virus, abbiamo scelto una semplice e pura storia d’amore. Ci auguriamo che la gente apprezzi l’idea e partecipi numerosa agli spettacoli”.