Produrre cultura in tempo di Covid-19, con gli uffici chiusi, i teatri silenziosi, i riflettori spenti. Trovare le energie e le risorse, economiche, artistiche e psichiche, per dare avvio a nuovi progetti, idee, riflessioni e contraddittori. Lunedì 15 giugno alle ore 21:15, a 100 giorni esatti dal primo DPCM, quello dell’8 marzo 2020, che ha segnato per tutti l’inizio di un oggi inimmaginabile, Officine della Cultura rilancia l’avventura del teatro musicale con la sua produzione nata nei giorni della chiusura forzata. Un rilancio che non poteva che avvenire in forma digitale, anche se dal 15 giugno sarà possibile ridare aria ai teatri – ma per gli spettacoli e il piacere degli artisti nel metterli in scena e del pubblico nell’assistervi ci sarà ancora da attendere -, sul web, in forma gratuita e aperta a tutti gli interessati fino all’esaurimento dei posti disponibili, con un omaggio a Ettore Petrolini e al suo scherzo o scemenzuola dal titolo “Colmi, lazzi, scherzi, inezie”.
Petrolini fu il primo comico moderno, abile manipolatore del nonsense, uno dei più feroci critici delle mode e della cultura decadente e dannunziana che girava tra i salotti della sua epoca. Ne riprendeva i personaggi, ne sbeffeggiava i divi (Gastone). Sbeffeggiare la vita, la morte e la società con la potenza di una risata. «Saremo davvero capaci di ricostruire la nostra civiltà più bella di prima? Di ritrovare una dimensione umana più in armonia con tutto il resto? O finirà tutto nella retorica di una “Storiella morale”?» si domandano i protagonisti di Officine della Cultura.
Lo spettacolo, prodotto con il contributo della Regione Toscana, vedrà la presenza sul palcoscenico virtuale predisposto nelle rispettiva abitazioni degli interpreti, propriamente scenografato, di Stefano Ferri accompagnato da Massimo Ferri (chitarra), Luca Roccia Baldini (contrabbasso), Gianni Micheli (clarinetto) e Mariel Tahiraj (violino), ovvero i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo che entra in questa produzione dopo aver lanciato nei giorni della pandemia, sempre da casa e ancora con Officine della Cultura, due clip che hanno lasciato il segno: “Dos Zekele mit Koylen / Bella ciao” e “Todo cambia”.
Per partecipare all’evento, ricordiamo in forma gratuita, è necessario prenotarsi – i posti sono limitati – scrivendo a segreteria@officinedellacultura.org o telefonando a Officine della Cultura al numero 338 8431111 in orario dal lunedì al venerdì 10 > 13 e 15 > 18. Effettuata la prenotazione i partecipanti riceveranno tutte le istruzioni per accedere all’evento sulla piattaforma ZOOM in programmazione per lunedì 15 giugno alle ore 21:15. Si consiglia di accedere in anticipo, seguendo le istruzioni, per permettere l’inizio puntuale dell’evento a cui saranno presenti i protagonisti disponibili a rispondere in seguito alle domande del pubblico.
“Colmi, lazzi, scherzi, inezie”, il teatro musicale in forma digitale di Officine della Cultura, troverà nell’estate nuove forme “itineranti” di rappresentazione, abbandonando non solo i palcoscenici virtuali ma anche quelli di legno e cemento, per arrivare al maggior pubblico possibile nel rispetto delle distanze di sicurezza e delle regole inerenti l’attuale fruizione degli spettacoli. Modalità “antiche” con un sapore originale che segneranno per Officine della Cultura il ritorno alle radici del teatro popolare italiano e insieme della necessità di affabulamento musicale. Un ritorno atteso e indispensabile, per l’arte e per la nostra sensibilità umana.
L’ufficio di Officine della Cultura in via Trasimeno 16 resta chiuso ma ulteriori informazioni sono reperibili cercando Officine della Cultura su Facebook e YouTube, ma anche su Instagram, o scrivendo a segreteria@officinedellacultura.org – www.officinedellacultura.org.