Ad Arezzo arrivano i corsi di difesa personale con DifesArezzo un progetto ideato dall’associazione Spazio35 e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Arezzo, assessorato alle pari opportunità. Verranno analizzati i comportamenti consentiti dalla legge e le norme giuridiche che permettono di difendersi, saranno illustrate le varie sfaccettature del pericolo, bullismo, violenza sulle donne, furti, rapine, con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza personale.
DifesArezzo è stato creato per tutte le donne ma anche per anziani e disabili a prescindere dal sesso. Il progetto verrà curato, in forma volontaria, da un docente qualificato esperto in sicurezza, lotta e difesa personale, istruttore di arti marziali e presso la polizia di Stato per quanto riguarda la gestione dei soggetti non collaborativi.
I corsi teorici si svolgeranno sabato 11 novembre e sabato 18 novembre. Sabato 25 novembre, sabato 2 dicembre, sabato 9 dicembre e sabato 16 dicembre le prove pratiche.
Tutti i corsi sono dalle 15 alle 17 presso il campo scuola (nuovo stadio di atletica, via di Castelsecco 8). La partecipazione è gratuita. Per prenotazioni info@spazio35eventi.it
L’assessore Tiziana Nisini: “finalmente parte il progetto DifesArezzo che ho subito sposato. Il Comune non ha dato un semplice patrocinio ma ha voluto partecipare con una collaborazione. Non si tratta di un semplice corso di difesa personale, ma si vuole sensibilizzare la cittadinanza, il primo step riguarderà le donne, per prevenire un rischio che deve essere conosciuto. Abbiamo avuto tante adesioni e il progetto si protrarrà per tutto il 2018”.
Silvia Neri presidente dell’associazione Spazio35: “la mission di questo corso è la prevenzione e il riconoscimento del rischio quando si incontra un aggressore. Le donne devono avere la consapevolezza di ciò che le circonda e capire quello che deve essere messo in atto. Va evitato in situazioni di aggressione psicologica o fisica l’effetto sorpresa. L’unica cosa è imparare a usare bene prima la nostra testa e poi il nostro corpo. Verrà anche insegnato come chiedere aiuto, con qualsiasi strumento che si ha a disposizione”.
Bernardo Mennini amministratore unico di Atam: “l’elemento su cui si impernia tutto è la consapevolezza. Atam aderisce per trasmettere proprio questa consapevolezza del rischio ai propri operatori che stanno sulla strada. Questo corso consente di costituire quella coscienza di difesa che serve a prevenire il rischio ed evitare il pericolo. Ho intenzione di dare la possibilità a chi lavora per Atam di partecipare a questo progetto”.
Valentina Romanelli direttore Casa Thevenin: “aderiamo con entusiasmo a questo progetto e a questa idea di prevenzione, perché anche noi accogliamo soggetti deboli che spesso sono vittime di violenze e nemmeno ne sono consapevoli”.
Paola Petruccioli presidente Istituto Fossombroni: “è noto che ospiti seguiti nella struttura durante il servizio diurno tornati a casa venivano malmenati dai badanti. Vorremo creare una situazione di formazione di tutti coloro che gravitano intorno alla struttura per comprendere situazioni di disagio e far sì che gli anziani possano comunicarle. Gli anziani sono fragili come bambini e nel silenzio non è facile neppure comprendere quello che stanno subendo. Questo progetto aiuta a prevenire e formare”.
Piero Redi presidente Università età libera: “abbiamo avuto incontri con i carabinieri e la polizia di stato per indirizzare i nostri associati a condizioni di massima sicurezza. Accogliamo quindi con favore questo progetto e mettiamo a disposizione la nostra struttura per incontri dedicati”.
Micheal Bendoni, dello Spartan Club, associazione sportiva che terrà i corsi: “nella parte teorica si parlerà principalmente di prevenzione. Il corso si proporrà di dare la possibilità di riconoscere quando coordinarsi con le forze dell’ordine e quando la situazione non lo consente di come comportarsi. È un vero e proprio corso in cui verranno fornite le linee guida alla base della prevenzione”.