Dal 28 settembre 2024 al 2 febbraio 2025 presso l’Archivio di Stato di Arezzo un percorso documentale a cura di Ilaria Marcelli per mettere in luce il modo in cui Vasari operò per condizionare la memoria della sua figura e del suo lavoro

Vernissage venerdì 27 settembre ore 17.00, in esposizione documenti provenienti dalle Carte Vasari e da degli Archivi di Stato di Arezzo e di Firenze

Un percorso documentale che approfondisce il modo in cui Giorgio Vasari operò per condizionare la memoria che, i contemporanei prima e i posteri in seguito, avrebbero avuto della sua figura e del suo lavoro.

Da sabato 28 settembre negli spazi dell’Archivio di Stato di Arezzo sarà allestita “Costruire un’immagine di sé. Giorgio Vasari attraverso le sue carte”, la mostra ideata da Ilaria Marcelli che, col prezioso sussidio del patrimonio archivistico vasariano, ripercorre legami che evidenziano la profondità e la pervasività dell’opera di Vasari in Toscana al servizio del duca Cosimo I concentrandosi su un aspetto fondamentale: il filtro che l’artista stesso appose alle sue carte. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Arezzo. La città di Vasari”, il sistema di esposizioni, eventi e celebrazioni che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro aretino in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.

Vernissage venerdì 27 settembre ore 17.00 (visitabile fino al 2 febbraio 2025, info www.vasari450.it).

La prima parte della mostra sarà dedicata alla storia familiare del Vasari, che egli riassunse sul finire della sua vita, in particolare con l’autobiografia apposta nella terza parte de “Le vite” – edizione del 1568. La seconda parte invece sarà incentrata sul suo lavoro e in particolare sul legame, via via sempre più importante e stretto, con il duca Cosimo I dei Medici. Risale agli ultimi anni della sua vita la consapevolezza che non soltanto le opere artistiche ma in particolare l’opera letteraria sarà cruciale per mantenere e trasmettere memoria di sé. La documentazione che verrà esposta nelle due sezioni sarà proveniente in prevalenza dalle Carte Vasari; ad essa verranno affiancati alcuni documenti in originale o riprodotti provenienti da altri fondi conservati presso gli Archivi di Stato di Arezzo e di Firenze, presso la Beinecke Library della Yale University e presso la Fondazione Corni. E proprio grazie ai disegni di Francesco Corni verranno ricostruite due delle opere più rilevanti eseguite dal Vasari per Cosimo I: il corridoio vasariano e la ristrutturazione di Palazzo Vecchio.

“Arezzo. La città di Vasari” è un’iniziativa promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo e il patrocinio di Ministero della Cultura, partner Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Sponsor tecnico: DUAL Italia, Flavio Buonagurelli Broker Assicurativo. Progetto grafico a cura di Wml design.

INFO

Fondazione Guido d’Arezzo, Corso Italia 102 – Arezzo, vasari450@fondazioneguidodarezzo.com

www.vasari450.it