Dopo la rassegna “L’Università in città”, al via anche le tre lezioni universitarie aperte al pubblico organizzate dal Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena in collaborazione con la Fraternita dei Laici, un’iniziativa condivisa dalle due istituzioni per avvicinare i cittadini ai temi della ricerca universitaria. Le lezioni si svolgeranno presso il palazzo della Fraternita in piazza Grande.
Domani, mercoledì 20 aprile, alle ore 14,15, la sociologa Francesca Bianchi terrà una lezione per gli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioniintitolata “Metodologia della ricerca: da studente a ricercatore”. Nell’occasione saranno presentati i risultati di una simulazione di ricerca svolta nel corso di Sociologia della formazione professionale e dedicata alla valorizzazione del capitale umano. La lezione affronterà, anche sulla base di uno specifico caso di studio condotto nel territorio aretino, questioni quali il benessere organizzativo, la valorizzazione del capitale umano e la presenza femminile nelle organizzazioni.
Mercoledì 4 maggio, alle ore 16,15, sarà la volta dello storico Franco Franceschi, che farà lezione agli studenti del corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione su “La famiglia nel Medioevo: genitori e figli”. Partendo dalla visione tradizionale che rappresenta i genitori medievali distaccati e poco inclini alla tenerezza nei confronti dei figli, verrà approfondita la reale natura dei rapporti affettivi che si stabilivano all’interno del gruppo familiare. Anche grazie al sostegno di cronache, diari e libri di memorie verranno ripercorsi i momenti chiave dell’infanzia e dell’adolescenza con una particolare attenzione alle differenze di genere.
Concluderà il ciclo, venerdì 27 maggio, sempre alle 16,15, la professoressa Anne Schoysman, che proporrà agli studenti del corso di laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa una lezione dal titolo “Assaggi di traduzione letteraria dal francese”, ovvero come invecchiano le traduzioni. Se un testo d’autore si definisce ‘classico’ in quanto non è toccato dal passare del tempo, le sue traduzioni invece invecchiano. Prendendo spunto da esempi di grandi classici francesi (Villon, Montaigne, Racine e Baudelaire) la lezione svilupperà una riflessione sulla varietà delle loro traduzioni e sulla lettura consapevole della traduzione di un testo letterario.