Quando:
9 Maggio 2022@21:30
2022-05-09T21:30:00+02:00
2022-05-09T21:45:00+02:00
Dove:
Circolo Aurora di Arezzo
Piazza di Sant’Agostino
52100 Arezzo AR
Italia
Costo:
Ingresso libero con tessera Arci

Guerra, guerriglia, occupazione; guerra mondiale, locale, lampo, di posizione, di religione; sfere d’influenza, dominio; guerra non convenzionale, nucleare, batteriologica, naturalmente psicologica. Antica come l’uomo, la guerra – dal tedesco antico werran (mischia) – viene definita oggi come “conflitto armato”. Praticata un tempo come “arte nobile” e spesso per “diritto divino”, ha sempre vantato in realtà implicazioni territoriali, religiose od economiche (vedi il prussiano Von Clauserwitz che parla della “guerra come continuazione della politica con altri mezzi”). Proprio un secolo fa, nel 1922, il Mahatma Gandhi veniva arrestato dagli inglesi con l’accusa di non-collaborazione, ovvero resistenza passiva al colonialismo. Con quella data per molti ha inizio il movimento non-violento contemporaneo, anche se già nel 1890 a Londra era stata fondata la International arbitraten and peace association, mentre nel 1901 il primo Premio Nobel per la pace era andato a Henry Dunant, creatore della Croce Rossa e ispiratore della Convenzione di Ginevra. Cent’anni fa, sempre nel 1922, usciva La terra desolata di Thomas Stearns Eliot, un poema lucido, scomodo, deflagrante che dovremmo rileggere proprio in tempi come i nostri, e che ci insegna come le crisi di civiltà siano determinate soprattutto dall’indurimento dei cuori e dall’avvilimento delle coscienze. Oggi la guerra viene rifiutata dall’opinione pubblica mondiale e dalla diplomazia, che “sempre” auspica la risoluzione pacifica di ogni contesa. Nonostante ciò la guerra continua ad “accadere” anche ai nostri giorni, declinata in modi, situazioni diverse, e purtroppo in molte aree del mondo. Il ciclo “Quando la guerra non è più fredda / Cinema come profezia”, organizzato dal Circolo Aurora di Arezzo, propone cinque film dedicati a questo tema complesso e doloroso, violento, disumano e grondante d’ipocrisia. Una rassegna a cura di Francesco Maria Rossi e Luca Innocenti.