Farhad Khosrokhavar, il sociologo franco-iraniano noto per le sue ricerche sull’Islam e sull’Iran, apre ad Arezzo un ciclo di seminari internazionali dedicato all’integrazione e alle strategie per prevenire la radicalizzazione
Martedì 26 e mercoledì 27 marzo presso il Dipartimento dell’Università di Siena (Pionta)
Si apre con l’intervento del grande sociologo franco-iraniano Farhad Khosrokhavar, direttore di ricerca dell’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, noto per i le sue ricerche sull’Islam e sull’Iran contemporaneo, il ciclo di seminari sui temi dell’integrazione e delle strategie per prevenire la radicalizzazione, organizzato dal Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena nell’ambito del Progetto “Forward”, per il quale l’Ateneo ha ottenuto un importante finanziamento dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il professor Farhad Khosrokhavar sarà ad Arezzo martedì 26 marzo (dalle ore 15,30) e mercoledì 27 (dalle ore 9,30), nell’aula magna del campus del Pionta in viale Cittadini, per parlare di radicalizzazione e deradicalizzazione, degli interventi messi in atto da paesi come Francia, Regno Unito e Danimarca e del ruolo positivo e negativo svolto da istituzioni come il carcere, la scuola, i quartieri. Autore di molti libri, Khosrokhavar in Italia ha pubblicato “I nuovi martiri di Allah” per Mondadori. “Le nouveau jihad en Occident” è la sua ultima opera, un viaggio dall’Europa all’America del Nord, passando per l’Australia e l’Africa, per analizzare le situazioni “jihadogènes” che favoriscono la radicalizzazione. La sua indagine nel cuore delle cellule terroristiche, nelle città e nelle periferie, rivela i punti comuni tra i candidati occidentali alla jihad – adolescenti, giovani con problemi psicosociali, convertiti e reclutatori – ma anche la loro incredibile diversità.
Fino a giugno, la rete internazionale di ricerca nata dal progetto “Forward”, di cui è capofila il il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, proporrà altri sette appuntamenti per aprire un confronto sulle società multiculturali e sul contributo che le scienze sociali e della formazione possono offrire per trasformare la diversità in una opportunità di inclusione e contemporaneamente per limitare la nascita di fenomeni di radicalizzazione. Sono previsti interventi di docenti delle Università di Milano, Firenze, della Columbia di New York, della Compluetense di Madrid e dell’Université de Montréal.
Nel sito del progetto “Forward” www.forwardproject.unisi.it è pubblicato il programma dei seminari, ai quali è consigliato iscriversi.
Fonte: Ufficio Stampa Università di Siena