Dopo il fortunato esperimento dello scorso anno torna ad Arezzo il focus sulla figura e sull’arte dello spettatore con un festival ideato dalla Rete Teatrale Aretina, intorno all’esperienza di Spettatori Erranti, organizzato con il sostegno e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, in collaborazione con Università di Siena e partner come Fondazione Toscana Spettacolo, RAT Residenze Artistiche della Toscana, CapoTrave/Kilowatt, Fondazione Fitzcarraldo, Sosta Palmizi, AGITA, Liceo Vittoria Colonna. Si al alterneranno occasioni di approfondimento e di formazione per pubblico e operatori, confronti artisti/spettatori, spettacoli di drammaturgia contemporanea e incontri specifici rivolti al mondo della scuola. Un’occasione per concentrare l’attenzione su un elemento strategico per la vita dello spettacolo dal vivo e della società stessa: il pubblico.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “siamo alla seconda edizione di questo festival che l’anno scorso è andato molto bene. Si sta tracciando una linea nuova degli spettacoli teatrali con questo ribaltamento spettatore/attore. Tutte le volte che Arezzo si cimenta con qualcosa di innovativo in campo artistico ha successo. Durante questi quattro giorni in città si respirerà area di teatro, e questo è un bene proprio per il teatro”.
Massimo Ferri, presidente della Rete Teatrale Aretina: “questo festival è un’iniziativa innovativa, l’unica in ambito nazionale che nasce con l’idea di mettere al centro lo spettatore. Si tratta di venti eventi in cui il pubblico è protagonista, è coinvolto attivamente. Spettacoli, incontri, occasioni di confronto tra operatori: questi gli elementi del festival che si è arricchito di partner importanti come Fondazione Toscana Spettacolo onlus, quindi ha anche una vetrina regionale con l’inaugurazione a Firenze”.
Roberto Barbetti, dirigente comunale del servizio cultura: “il panorama della cultura aretina si arricchisce di un contributo importante, con una co-organizzazione dell’evento da parte del Comune di Arezzo concedendo il Teatro Petrarca per lo spettacolo Hotel Paradiso dei Familie Floz”.
Il programma propone un cartellone composito: non solo spettacoli ma una significativa quantità di eventi collaterali come incontri, convegni e altre attività che pongono l’attenzione ai percorsi di avvicinamento e coinvolgimento dei cittadini di tutte le età nella produzione culturale.
Se l’apertura del festival, sarà mercoledì 4 ottobre alle 10 a Firenze all’Auditorium Sant’Apollonia con il seminario, promosso in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, dal titolo “I pubblici della cultura”, l’esordio aretino è previsto nella stessa giornata alle 10,30 al Teatro Mecenate con un autore poliedrico che si muove tra letteratura per l’infanzia, illustrazione e teatro: Gek Tessaro, ospite al festival con “Il circo delle nuvole” riservato al pubblico della scuola primaria. Un’occasione preziosa per vedere al lavoro questo artista, ideatore del “teatro disegnato” in cui, sfruttando le doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. Lo spettacolo presentato ad Arezzo è stato selezionato tra i migliori 250 libri del mondo dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera nel catalogo e ha ottenuto il premio Rodari – città di Omegna 2016.
La giornata proseguirà nel pomeriggio, alle 17 alla libreria Feltrinelli con la presentazione del libro “Dioniso e la nuvola” con gli autori Giulia Alonso e Oliviero Ponte di Pino e alle 18,30 al cinema Eden con il tema della cultura come dialogo tra le epoche, “Lo spettatore al centro della progettazione del Museo Archeologico di Napoli”, una preziosa occasione di riflessione offerta dall’incontro con Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta e Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che sta restituendo a questo luogo un ruolo centrale nel tessuto culturale e sociale della città. Concluderà la giornata sempre al cinema Eden alle 21 “Gli impressionisti e l’uomo che li ha creati”, un film di Phil Grabsky che rappresenta un accesso esclusivo alla mostra kolossal dal Museo Du Luxemburg e Musée d’Orsay di Parigi, National Gallery di Londra e Philadelphia Museum of Art.
La giornata di studi di giovedì 5 ottobre avrà luogo presso il campus universitario di Arezzo, nella Sala dei Grandi dove, dalle 10 alle 13 si terrà un incontro su “Cultura porta – valori”, l’impatto delle imprese culturali capaci di generare valore economico e sociale. Il seminario vuole richiamare l’attenzione delle istituzioni e del pubblico su come le imprese culturali, in particolare le residenze artistiche teatrali della Toscana, si stiano ponendo come nuovo modello culturale ed economico, capace di generare processi virtuosi con ricadute sociali, occupazionali ed economiche. Aprirà l’incontro la professoressa Loretta Fabbri, direttore del Dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’università di Siena, sede di Arezzo. Parteciperanno Paolo Venturi, direttore di AICCON, centro studi promosso dall’Università di Bologna e collaboratore di numerose testate fra cui la rivista “Impresa Sociale” e “Il Sole 24 Ore”, Francesca Battistoni, esperta di innovazione sociale, politiche per l’innovazione e il welfare e di economia della cultura,Luisella Carnelli, ricercatrice della Fondazione Fitzcarraldo, Ilaria Fabbri, responsabile del settore spettacolo della Regione Toscana e Renzo Boldrini, coordinatore delle Residenze Artistiche Toscane (RAT). Concluderà l’incontro dalle 15 alle 17,30 la tavola rotonda “Il pubblico va formato? Pratiche e azioni di coinvolgimento degli spettatori, confronto di esperienze di coinvolgimento del pubblico attivo, con particolare attenzione alle pratiche rivolte agli under 25”, dove, a partire dalle esperienze toscane, operatori provenienti da tutto il territorio nazionale si confronteranno su processi, esiti, impatti e criticità nei percorsi di coinvolgimento attivo del pubblico. Nella tavola rotonda saranno inseriti anche interventi su esperienze legate ad ambiti “extra-teatrali”, come l’editoria, l’arte e i beni culturali. Parteciperanno alla tavola rotondaVirginie de Croizé, responsabile progetti di coinvolgimento del pubblico del Festival di Avignone, Oliviero Ponte di Pino, critico teatrale e ideatore di Book City, Stefano Tè, direttore artistico di Trasparenze Festival e regista Teatro dei Venti di Modena, Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi di Avanguardie 20 30 di Bologna, Sergio Angori professore ordinario di pedagogia generale e sociale dell’università di Siena e Federico Borreani di BAM! Strategie Culturali.
A conclusione della giornata due spettacoli presso il Teatro Pietro Aretino. Alle 18,30 nel chiostro, Fabbrica C/Sosta Palmizi presenterà “Lionel come un elefante in una cristalleria work in progress”, una pratica performativa con le sue radici nell’estetica dello sport, una danza astratta del dribbling in costante mutamento di significato. Uno studio, questo, presentato dalla storica compagnia di danza, dove si esplora un luogo in cui sia possibile far coesistere la peculiarità di ogni artista e dove la contaminazione sia un elemento di arricchimento e non di omologazione. Alle 21,15 Collettivo Controcanto sarà in scena con lo spettacolo vincitore del Premio In-Box 2017, “Sempre Domenica”. Sul palco sei attori tessono una trama di storie che aprono squarci di esistenze incrociate, canto d’amore per gli esseri umani, per il nostro star frementi eppure inchiodati, nell’immobilità di una condizione che una tenace ideologia ci fa credere da secoli non tanto la migliore, quanto l’unica possibile. Uno spettacolo quanto mai attuale sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente consuma e sottrae.
Selezionato dagli studenti della prima e seconda del Liceo Teatrale Vittoria Colonna, nell’ambito del Progetto #agitecontemporanee, arriva lo spettacolo in scena al teatro Pietro Aretino venerdì 6 ottobre, alle 10 per gli studenti delle scuole medie e superiori e alle 18,30 per tutti, “Albania casa mia” di e con Aleksandros Memetaj. I ragazzi hanno scelto questo lavoro perché, secondo la loro motivazione «pone un tema di grande attualità: le migrazioni di popoli. Ci piace che di questo tema parli chi direttamente vive questa esperienza, un ragazzo che oggi ha 25 anni, nato in Albania, arrivato in Italia con la sua famiglia quando aveva pochi mesi. Abbiamo scelto questo spettacolo perché vogliamo che ad Arezzo si parli di più di questi temi. Tra noi ragazzi ci sono diversi compagni che hanno genitori di provenienza diversa, o nati all’estero; a scuola abbiamo modo di conoscerci e stare bene insieme. Vorremmo che questo potesse succede anche fuori dalla scuola, a partire dalla nostra città».
Rivolta a insegnanti, operatori teatrali ed educatori è prevista poi la presentazione – workshop del progetto Xformarsi, a cura di Fabrizio Cassanelli e Ivana Conte, alle 16 alla libreria Feltrinelli che prende le mosse dal libro di Cassanelli “Teatro in educazione” pubblicato dalla casa editrice ETS.
La giornata propone un’appendice a Sansepolcro, dove arriverà il pullman dello spettatore errante che partirà alle 20,30 dal parcheggio Pietri, con cestino/cena offerto ai partecipanti. Alle 21,15 al Teatro alla Misericordia andrà in scena “Queen Lear” di Claire Dowie, Michele Panella e Nina’s Drag Queens, il re Lear di William Shakespeare trasformato in opera musicale en travesti su drammaturgia dell’inglese Claire Dowie.
La giornata di sabato 7 ottobre inizia alle 10 presso il Teatro Pietro Aretino con “Social Media Storytelling”, laboratorio a cura di Simone Pacini, consulente free lance in comunicazione, formazione e organizzazione in ambito culturale, centrato sul tema dei socialnetwork, uno straordinario strumento di coinvolgimento, partecipazione attiva, racconto d’esperienze, intorno alle arti. Alle 12 al Teatro Petrarca, sarà possibile la visita alla macchina scenica durante l’allestimento di “Hotel Paradiso” di Familie Floz.
Alle 15 al Teatro Pietro Aretino ci sarà “Spettatori. La gran reunion #2”, il secondo incontro e confronto tra esperienze di gruppi di spettatori d’Italia, che lo scorso anno ebbe vasta eco a livello nazionale. Parteciperanno all’incontro, organizzato in tavoli di lavoro e restituzione assembleare i progetti di coinvolgimento attivo Arketipo, Teatro comunale di Antella,Armunia, Avanguardie 20 30, Direction Under 30, Teatro Sociale di Gualtieri, CapoTrave / Kilowatt, L’Italia dei Visionari, Be SpectACTive!, Casa dello Spettatore, Dominio Pubblico, Under 25, Murmuris, CasaTeatro, Teatro dei Venti / Festival Trasparenze, La Konsulta, Officine Papage, Teatro dei Coraggiosi, Trentatrè trentini, Trento spettacoli, Scena Maestra Toscana, Teatri d’Imbarco, Rete Teatrale Aretina, Spettatori Erranti, Spettatori Erranti Valdarno, Spett-attori, Giallo Mare,Spettatore Professionista, Dipingi il tuo manifesto, Chille de la Balanza, Ubuntu, Autoproduzioni Culturali, Università del Salento.
Nel centro storico di Arezzo alle 19 ci sarà un’occasione di riflessione e divertimento: il flash mob “Fuori dal teatro, la città” all’insegna dei cittadini partecipi. Con il flash mob, curato da Stefano Tè, regista della compagnia Teatro dei Venti, gli spettatori escono dalle sale e si mostrano, si manifestano in uno spazio urbano, un gesto che dice “ci siamo, la città è il grande teatro che più vogliamo abitare”.
Concluderà la giornata alle 21 al Teatro Petrarca Familie Flöz in “Hotel Paradiso”. Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche ma già s’intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo, la donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha la passione di macellare, non solo animali. Familie Flöz in versione noir, in un giallo pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia. Familie Flöz, compagnia di teatro internazionale residente a Berlino, realizza e produce spettacoli che prendono vita da un lungo processo introspettivo e collettivo che attraversa differenti discipline teatrali fra le quali il teatro di figura, il teatro di maschera, la danza, la clownerie, l’acrobazia, la magia e l’improvvisazione.
Il festival si concluderà domenica 8 ottobre alle 10 ancora nel centro storico di Arezzo con Alessandro Fiori, Paolo Benvegnù, Riccardo Sinigallia, Cristiano Godano che si esibiranno in “Suoni erranti”, una performance itinerante con visita guidata tra le strade della città. Alle 19, al cinema Eden, durante l’aperitivo di chiusura, sarà presentato il progetto e la nuova stagione di Spettatori Erranti. Seguirà alle 20,30 “Tra teatro e cinema”, incontro con Ottavia Piccolo, e la proiezione di “7 minuti” il film di Michele Placido tratto dal testo teatrale di Stefano Massini.
Info e acquisto biglietti: Rete Teatrale Aretina, via Bicchieraia 34, Arezzo – 0575/1824380
Elena Lamberti: elena.lamberti07@gmail.com oppure 3495655066