Il Premio Tutino giornalista e il Premio Città del diario vanno a Filippo Santelli e a Walter Veltroni, due intellettuali impegnati al servizio dell’informazione e della memoria.
La conservazione della memoria collettiva, l’etica giornalistica, i temi caldi dell’attualità sono sempre stati alla base della scelta dei vincitori di questi due importanti riconoscimenti istituiti dall’Archivio dei diari per ricordare la figura, le passioni di vita, il lavoro del fondatore Saverio Tutino.
Ora vicecaporedattore Economia del quotidiano La Repubblica, Filippo Santelli è stato corrispondente dalla Cina dal 2018 al 2021. Ha raccontato le proteste per la democrazia da Hong Kong, lo sviluppo dell’epidemia di coronavirus ed è stato tra i pochi giornalisti internazionali ad aver raggiunto Wuhan prima del lockdown. Il 18 novembre 2020 Santelli scopre di essere positivo al covid dopo essere atterrato a Nanchino. Trascorrerà le due settimane di quarantena rinchiuso in una stanza angusta, senza luce naturale: Il rischio è di perdere la cognizione del tempo. Ho cercato di costruirmi una routine: alzarmi la mattina abbastanza presto, fare una camminata avanti e indietro nella stanza e lavorare. Ho raccontato quello che sto vivendo, attraverso una sorta di diario del mio isolamento, sia sul giornale che sui social. Nel maggio del 2021 il suo diario scritto per il giornale diventa il volume La Cina non è una sola, per Mondadori.
A dieci anni dalla scomparsa di Saverio Tutino, che nel 1950 fu tra i primissimi giornalisti italiani a mettere piede nella Cina di Mao, l’Archivio dei diari gli attribuisce il Premio Tutino Giornalista 2021 “per l’importanza delle sue corrispondenze da Nanchino, per aver offerto ai lettori italiani una prospettiva inedita sulla pandemia e per il suo impegno nel raccontare la realtà cinese”. Il Premio sarà consegnato giovedì 16 settembre alle ore 18 da Gloria Argelés al termine di un incontro condotto dal giornalista Pier Vittorio Buffa.
Walter Veltroni ritirerà il Premio Città del diario 2021 domenica 19 settembre, riconoscimento attribuito dall’Archivio dei diari come ringraziamento “per l’impegno profuso per la memoria nel corso di una lunga carriera intellettuale e politica, per la grande capacità di dare voce e dignità a chi è lasciato ai margini della narrazione pubblica”.
Memoria è il filo rosso che attraversa l’attività di scrittore di Veltroni, è la parola al centro dei suoi documentari, dei suoi film. Politico, giornalista, scrittore, regista, Walter Veltroni ha scritto oltre trenta saggi e romanzi -tra cui La scoperta dell’alba, Rizzoli, 2006, Buonvino e il caso del bambino scomparso, Marsilio, 2020- e diretto numerosi film e documentari tra cui Tutto davanti a questi occhi, 2008, su Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz, Quando c’era Berlinguer, 2014, presentato al Premio Pieve nello stesso anno, Edizione straordinaria, 2020, Il caso Moro e la Prima Repubblica, 2021.