Al Palazzo del Podestà di Montevarchi la prima mostra personale dopo la pandemia del noto pittore pop. In esposizione opere di grande formato appartenenti al periodo del Pianeta Blu. Sabato 9 aprile, alle 17.30, l’apertura della mostra sarà l’occasione per presentare anche il catalogo curato da Maria Giovanna Cutini.
Dal 9 aprile al 1° maggio 2022 il Palazzo del Podestà di piazza Varchi 8, a Montevarchi (AR),
ospita “Happiness!”, mostra personale di Giancarlo Montuschi a cura di Maria Giovanna Cutini.
Sabato 9 aprile, alle ore 17.30, l’inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, accompagnata dalla presentazione del catalogo, sempre curato da Maria Giovanna Cutini.
La mostra, patrocinata dal Comune di Montevarchi, sarà visitabile dal venerdì alla domenica, con orario 10-13 e 17-20. Lunedì 18 aprile apertura speciale con lo stesso orario.
Ogni giovedì, dalle 15 alle 15.45, sono inoltre previste visite guidate con la curatrice, prenotabili attraverso l’Ufficio Cultura del Comune di Montevarchi.
LA MOSTRA
“Happiness!” di Giancarlo Montuschi è la prima personale dell’artista faentino dopo la fine della pandemia.
“Il titolo ci coinvolge immediatamente nel mondo colorato, festoso, estroso, fantastico, onirico, surreale, felice della poetica montuschiana”, scrive Maria Giovanna Cutini. Una maniera quindi per esorcizzare anche il periodo difficile che tutti ci lasciamo alle spalle, guardando con fiducia e positività al futuro.
Nella mostra valdarnese saranno presenti opere di grandi dimensioni e piccole sculture, alcune appartenenti a importanti collezioni private, realizzate dall’artista nel periodo del “Pianeta blu”, una fase risalente ai primi anni Duemila tra le più celebrate nella carriera di Montuschi, durante la quale il pittore sintetizzò un mondo immaginario parallelo al nostro.
L’arte montuschiana scaturisce dalla mente di un autore colto e raffinato, che unisce ricordi, letture, profonde conoscenze e indiscutibili capacità tecniche.
“Tutte le figure, le cose, gli oggetti sono definiti da una linea di contorno fluida, elegante, continua e dorata – sottolinea ancora la curatrice. – Oro simbolico che brilla, contribuendo all’effetto decorativo dell’insieme, al fine di raggiungere un disegno perfetto e armonioso, con un tratto deciso che ne disegna le forme nette e pulite”.
La gamma colorista di Giancarlo Montuschi da anni affascina il pubblico e la critica, che riconoscono nel maestro romagnolo uno dei più importanti esponenti della pop art italiana.
“Contemplando le opere di questo straordinario artista – scrive nella prefazione al catalogo il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini – si rimane abbagliati dall’uso dei colori, dalla luce, da una scrittura figurativa sintetica dove prevale un’armonia universale che conduce in una dimensione diversa, quasi infantile, animata da maghi con cappelli stellati, figure surreali e iconiche, un mondo ‘bello’ che va oltre il visibile. Per questo motivo, abbiamo deciso di offrire al pubblico, ai nostri concittadini, ai tanti appassionati di arte, un meraviglioso viaggio attraverso una mostra unica”.
L’ARTISTA
Giancarlo Montuschi, pittore, ceramista e scultore, è nato nel 1952 a Faenza (RA). Ha studiato al liceo artistico di Bologna e frequentato l’accademia di belle arti prima nel capoluogo emiliano e quindi a Ravenna.
Nel 1976 gli viene assegnata la cattedra di Discipline pittoriche al liceo artistico di Sansepolcro, decide così di trasferirsi nella Valtiberina toscana, dove tutt’oggi vive e lavora nel suo atelier di Anghiari.
La ricerca di Montuschi abbraccia varie tecniche e muove dalla pop art e dai linguaggi post-pop del secondo Novecento per affrontare negli anni argomenti alchemico-esoterici, temi ludici, cicli diversificati come quelli legati a miti, animali, letteratura, comics e musica.
Dal 1972 espone regolarmente e con successo di pubblico e critica in Italia e all’estero. La sua partecipazione a premi e fiere internazionali riscuote – sia in ambito pittorico, sia in quello della scultura in ceramica – i più ampi consensi. Musei e fondazioni italiane conservano sue opere. Lavora stabilmente con prestigiose gallerie.
www.montuschi.it