Immagine ma anche e soprattutto sostanza.  La sede Informagiovani di piazza Sant’Agostino infatti è stata sottoposta ad un restyling: nuove vetrofanie e faretti per l’illuminazione all’esterno e i nuovi pannelli descrittivi e la tinteggiatura all’interno dei locali.

“Vengono inoltre rafforzati gli interventi di pulizia nelle adiacenze. Dunque, spazi rimessi a lucido per restituire un luogo gradevole e adeguato dove lavorare e recarsi” spiega l’assessore Federico Scapecchi che presenta anche il report 2021 dell’attività del servizio.

“Al di là dei nuovi centri giovani di via Masaccio, largo Primo Maggio e via Malpighi che hanno preso il via nel 2021 e nelle prime settimane del 2022, frutto del dinamismo dell’assessorato e dell’impegno assunto nei confronti della ricchezza del tessuto associativo territoriale, Informagiovani rappresenta un servizio storico di consulenza, presidio e ascolto. Resta dunque la prima tessera del ricco mosaico che stiamo costruendo. Cito solo un aspetto che è bene ricordare: mai ha interrotto l’attività durante la pandemia, grazie anche alla tempestiva rimodulazione dei servizi a distanza, modalità comunque utilizzata per periodi limitati, e ricevimento su appuntamento. Il finanziamento annuo che l’amministrazione comunale vi destina è pari a 80mila euro e credo di poter affermare che sono soldi spesi al meglio vista la professionalità degli operatori”.

Cominciamo adesso a scandagliare i numeri. Innanzitutto, a chi si rivolge Informagiovani? La fascia di età prevalente va dai 15 ai 35 anni, il 61 per cento, seguita da quelli che potrebbero già essere definiti “meno giovani”: chi ha più di 36 anni tocca infatti quota 21 per cento. Il 57 per cento dell’utenza ha il diploma, il 17 per cento la licenza media, il 10 per cento una qualifica professionale mentre un altro 10 per cento è composto da laureati. Il 43 per cento dell’utenza è costituito da disoccupati e inoccupati, studenti e occupati si dividono equamente la percentuale restante. Per l’88 per cento si tratta di cittadini italiani e comunitari, il resto sono extra-Ue, mentre la stragrande maggioranza, 83 per cento, ha comunque la residenza ad Arezzo.

“Pochi dubbi – ricorda l’assessore – sul perché una persona va all’Informagiovani: il podio delle motivazioni è costituito da elaborazione e aggiornamento del curriculum seguito da orientamento alla ricerca attiva di lavoro e orientamento su corsi di formazione professionale. Fa piacere sapere che il giudizio sulla qualità dei servizi offerti oscilla tra eccellente e molto buono”.

Vediamo ora i numeri, riferiti al 2021, di andamento utenza e utenza stabile. La prima identifica la quantità totale di persone che hanno utilizzato i servizi o fruito delle consulenze: tocca quota 8.453. Con la seconda s’intende la quantità di persone quotidianamente nella sede di piazza Sant’Agostino: considerando che nei primi mesi dello scorso anno la presenza fisica è stata interdetta, viene pur sempre toccata la cifra totale di 2.106 con una grande progressione dai 169 utenti “fissi” di maggio ai 331 di dicembre.

“Informagiovani, direi inevitabilmente – conclude Scapecchi – ha un sito, una newsletter ed è attivo anche su Facebook, Instagram e Youtube: il mio invito è iscriversi e seguirli, come stanno facendo già in molti, circa 4mila la pagina Facebook e circa 1.800 la newsletter. Il sito www.informagiovaniarezzo.org, che registra nell’anno 2021 circa 70mila visitatori unici, vede tra i temi più gettonati: lavoro, informazione sugli spazi e i servizi fornibili, richiesta di un colloquio individuale, scuola e formazione, turismo e tempo libero. Queste ultime due voci ci fanno particolarmente piacere perché dimostrano come Informagiovani possa contribuire a diffondere notizie e conoscenze a 360 gradi”.