Tutti gli spunti di una stagione più volte trasformatasi sono qui e vedranno il compimento lunedì 8 marzo con la diretta streaming, dal palcoscenico del Verdi, della nuova produzione a firma Officine della Cultura: “In arte son Chisciottə” su scrittura di Samuele Boncompagni, con le attrici Luisa Bosi ed Elena Ferri, i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo Massimo Ferri (autore delle musiche originali), Luca Roccia Baldini (che firma anche la regia), Gianni Micheli e Mariel Tahiraj, l’apporto tecnico di Paolo Bracciali, le scenografie di Lucia Baricci e la regia live di Materiali Sonori / Blanket Studio. Una produzione nata nel tempo dello streaming video, pensata per il teatro digitale, che tuttavia, grazie al sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, porterà nelle case degli spettatori un innovativo percorso di studio e di crescita del progetto per una reale interazione, già prima della prima, della compagnia con il suo pubblico.
Gli incontri di avvicinamento allo spettacolo, tutti gratuiti ed iniziati il 29 dicembre 2020 con “La musica ai tempi di Cervantes”, proseguiranno lunedì 11 gennaio con le “Riflessioni letterarie sul Don Chisciotte” alla presenza di due straordinari narratori italiani, Erri de Luca e Antonio Moresco; un incontro ancora a gennaio, con data da definire, con la presenza di Mimmo Paladino e Peppe Servillo; un incontro a febbraio con il filosofo Nuccio Ordine; un incontro conclusivo, ancora a febbraio, con il cuoco Aldo Lissignoli e i ristoratori di Lucignano dedicato alla cucina di Don Chisciotte, quest’ultimo in collaborazione con il Teatro Rosini e il Comune di Lucignano.
Se l’inizio ufficiale è previsto per l’8 marzo un evento speciale, sempre in streaming e sempre con i musicisti ad agire sul palcoscenico del Teatro Verdi, andrà in scena giovedì 28 gennaio in occasione del Giorno della Memoria con l’esecuzione del concerto “Romanò Simchà – Festa ebraica rom” presentato dall’originale gruppo formato dall’Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Group.
Si proseguirà a marzo ancora con un evento in streaming firmato da Kantestrasse e Straligut, “Ozz” ispirato a “The Wonderful Wizard of Oz” di L. Frank Baum in data tuttavia da definire come per i restanti spettacoli.
La stagione, al di là delle date, proseguirà idealmente anche in base alla possibilità, tanto attesa, di poter riaprire gli spazi pubblici almeno in primavera, in aprile e maggio, in doppia replica, con gli spettacoli “L’ultima partita” del Teatro del Cerchio e “Settanta volte sette” del Collettivo Controcanto. Dal mese di giugno, infine, la stagione si sposterà nell’inusuale cornice del Teatro all’aperto per un inizio dell’estate savinese all’insegna del teatro con i restanti tre eventi: “Un abito chiaro” con Amanda Sandrellie Rita Marcotulli; “Com’è profondo il mare” con il quartetto formato da Tommaso Novi, Luca Guidi, Giulia Pratelli e Gio Mannucci; “Le dolenti note” con l’eclettica Banda Osiris.
Informazioni presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, Arezzo – tel. 0575/27961 – segreteria@officinedellacultura.org – www.officinedellacultura.org.