Si chiama “Incongnito”, è la nuova mostra alla Galleria Ambigua ad Arezzo. Sarà aperta e visitabile da sabato 9 gennaio, alle ore 16. Il titolo è stato scelto dai curatori Lucrezia Lombardo e Josip Miskovic, facendo riferimento all’attualità e alla sua mancanza di certezze. Ma “contro al generale spaesamento, ciò su cui l’evento intende focalizzare l’attenzione, è la voglia di ripartire, e di ripartire in una maniera del tutto nuova, valorizzando le energie che sono fermentate nel bel mezzo della crisi e della pandemia, tanto da riuscire a progettare il futuro”, spiga una nota degli organizzatori.
Vista l’emergenza in corso legata alla pandemia Covid, la mostra, che resterà aperta sino al 31 gennaio, non prevede un’inaugurazione, “ma semplicemente accoglierà a braccia aperte tutti coloro che vorranno immergersi nell’atmosfera luccicante di opere frutto della più fervida immaginazione”.
L’esposizione pone in dialogo i quadri e le sculture di alcuni degli artisti scelti dalla Galleria – come Mario Rotta, Carmelo Lombardo, Dina Cangi, Tetsuij Endo, Giustinio Caposciutti e Grazia Rossi Forbicioni – con due nomi nuovi, provenienti da Parigi: Faust Cardinali e Sheila Concari. La coppia, di origini italiane, ha alle spalle celebri esposizioni presso alcuni dei principali musei internazionali, come il Louvre.
“Dando il massimo di sé, Ambigua – prosegue la nota – intende ripartire, aprendo all’internazionalità e ad una ventata d’aria nuova. L’esposizione si snoderà prendendo dai ‘gioielli d’artista’ di Cardinali, che realizza opere uniche nel loro genere e capaci di armonizzare materiali pregiati e poveri, dando origine a vere e proprie ‘sculture indossabili’. I gioielli e i lavori plastici di Cardinali, introducono le opere, altrettanto originali, della Concari, i così detti ‘libri cuciti’, installazioni che tessono con il filo le pagine di antichi manoscritti, spalancando un profondo dibattito sul ruolo del linguaggio e della cultura nella nostra società, vittima di un auto-imbarbarimento. Affiancheranno i ‘libri cuciti’ della Concari, le opere di Carmelo Lombardo, risalenti alla recente produzione del pittore, e le foto metafisiche di Mario Rotta, con le sue architetture psichedeliche. Seguiranno i quadri scintillanti di Dina Cangi, in cui l’oro dà vita alla tela, e le carte invecchiate e decorate a china del giapponese Endo, per concludere con le stoffe policromatiche di Giustino Caposciutti e con le sculture in carta pesta, che esplodono di sogno e magia, di Grazia Rossi Forbicioni”.