Villicana D’Annibale è lieta di presentare la mostra personale Lucio Meacci: Curve e colori alla ricerca dell’armonia. La mostra sarà svolta in Via Cavour 85, 52100 Arezzo (AR) e verrà inaugurata con un vernissage ufficiale venerdì 28 agosto alle ore 18:00. La personale continuerà fino al 9 settembre.
La mostra a cura di Danielle Villicana D’Annibale, in collaborazione con Maurizio D’Annibale, introduce una selezione delle opere pittoriche recenti dell’artista Aretino.
Lucio Meacci: Curve e colori alla ricerca dell’armonia è a ingresso gratuito, rispetterà il seguente orario: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 20, 6 settembre dalle ore 12 alle ore 18 e dietro appuntamento nei restanti giorni.
Nuova serie di mostre:
Cercando di ripartire dopo questi momenti difficili di lockdown e Covid-19, Villicana D’Annibale è felice di proporre la prima di una serie di sei meravigliose mostre. Per aprire, presentiamo un’artista eccezionale, Lucio Meacci, che crede profondamente nel nuovo “Rinascimento”. Le sue meravigliose opere parlano di amore e bellezza, felicità e di famiglia. Dodici opere dipinte ad olio su tela saranno presenti. Il titolo dell’ultima opera ci fa capire tutto, “Non c’è Rinascenza senza Nascita, non c’è Speranza senza Vita, non c’è Arte senza Amore”. Una breve presentazione preparata dall’artista sarà presente alla mostra.
Breve biografia:
Lucio Meacci nasce nelle verdi campagne di Arezzo nel 1966. Appassionato di disegno fin da piccolo e capace di realizzare ritratti di pregevole fattura a matita o carboncino.
Più tardi nella vita, precisamente il 26 dicembre 2002 giorno in cui lui riprende l’attivita artistica, per la prima volta usa colori e pennelli. Ed è subito amore, passione e ossessione a prima vista.
Nel 2006 espone per la prima volta in una collettiva in Val Nerina e nel 2009 tiene la sua prima mostra personale al circolo Aurora di Arezzo. Da li in poi partecipa a numerose collettive e ad alcuni concorsi come il Chimera Art dove nel 2010 una sua opera è tra le premiate dalla giuria.
Attratto soprattutto dall’arte figurativa che rappresenta quasi sempre in scene di vita gioiose e ricolme di colori in quella che ama definire una pop art dal sapore naif.