La campagna di Legambiente e i dati ARPAT raccontano una situazione allarmante per la qualità dell’aria nella nostra città.
All’interno del dossier “Mal’aria di città 2016” è presentata la situazione dell’inquinamento atmosferico delle città italiane.
A questo proposito, Legambiente, unitamente ai dati ARPAT, ha rivelato che sono parecchie decine le città italiane che nel corso del 2015 hanno superato il limite giornaliero di protezione per la salute di quelli che la città la vivono, limite fissato per legge.
Le sostanze inquinanti si accumulano in condizioni metereologiche stabili o di inversione termica, assenza di vento o di precipitazioni.
Il dossier ha rivelato che l’Italia ha il triste primato europeo di mortalità correlata all’inquinamento dell’aria e l’area padana è una delle aree più inquinate d’Europa. La situazione di Arezzo, seppur non compaia tra le città italiane più inquinate, non è tra le più consolanti: infatti anche ad Arezzo il limite di polveri sottili è stato superato più volte, per 34 giorni, (dal 35° giorno si parla di “città a rischio”).
A questo scopo, sommando anche che la situazione di fine 2015-inizio 2016 non ha fatto riscontrare miglioramenti, la presidente del circolo Legambiente aretino ha dichiarato che occorre prendere rapidamente misure importanti per risolvere questo problema, soluzione alla quale concorre anche la geografia cittadina (lo sbocco delle vallate aretine favorisce la dispersione degli agenti inquinanti, le zone rurali presentano un’indice di inquinamento basso)
Le soluzioni proposte da Legambiente vanno a colpire lì dove le politiche e le prassi sono più deboli nell’arginare, i fenomeni che portano all’aumento dell’inquinamento atmosferico.
Fonte: Legambiente