“… Ci vogliono i riti”. “Che cos’e’ un rito?” disse il piccolo principe. “Anche questa e’ una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore…(cit. “Il Piccolo Principe”, capitolo XXI, Antoine de Saint-Exupéry) Mantenersi in forma, fa bene. Per questo sempre più persone ritagliano tempo per cercare di fare un po’ di sport.
Mangiare sano, fa bene. Per questo sempre più poniamo attenzione a quello che mangiamo, alla provenienza del cibo e cerchiamo di evitare troppi grassi.
Cercare di essere felici, fa benissimo! Ma per questo raramente ci mettiamo un po’ di impegno pensando che la felicità arrivi o non arrivi a prescindere da noi o comunque solo per fattori esterni. In realtà anche l’ essere felici, in parte, richiede esercizio.
Il mondo è sempre più complesso? Siamo oberati d’impegni e preoccupazioni? Difficilmente potremo, a breve, cambiare tutte queste cose ma sì che possiamo cambiare il modo come affrontiamo le nostre giornate.

Questo lo affermano, studi e ricerche ma soprattutto lo confermano tutti coloro che cercano di rendere la ricerca della felicità una buona pratica giornaliera.

Oltre agli studi, alle correnti di pensiero stanno fiorendo tantissimi progetti volti a cercare di farci riacquistare un po’ di prospettiva e a stimolare la ricerca di ciò che ci rende felici anche nelle piccole cose.

Di recente ci siamo imbattuti in un progetto fotografico molto semplice che propone una specie di “gioco” che può avere dei risultati sorprendenti. Il progetto suggerisce di postare ogni giorno una foto di qualcosa che durante la giornata ci ha dato anche solo un pizzico di gioia per almeno 100 giorni con l’hashtag #100happydays. Pare che questa semplice cosa aiuti a migliorare l’umore e a riscoprire le piccole cose belle delle nostre giornate…che dire…tentar non nuoce!

www.100happydays.com

Happy-Pharell Williams from CocoZikoutre on Vimeo.