Buone notizie da Officine Social Movie, il festival del cinema che guarda alla società del benessere sociale a firma Orchestra Multietnica di Arezzo in collaborazione con Officine della Cultura, Arci Nuova Associazione, Liceo Artistico di Arezzo, Poti Pictures e con il sostegno di CESVOT, Fondazione CR Firenze e Prodigio Divino. Nonostante la difficile situazione legata alla programmazione cinematografica dovuta alla chiusura delle sale, il festival non rinuncia alla sua fase finale, la più attesa in questi lunghi mesi di progetto. A questo proposito comunica dunque che i giorni conclusivi della prima edizione del festival e del concorso di cortometraggi si terranno dal 30 novembre al 2 dicembre, sempre alle ore 21:30, in una tre giorni di programmazione televisiva all’interno del palinsesto di Teletruria. Grazie alla collaborazione con il network aretino, media partner del progetto, sarà infatti possibile la programmazione anche in streaming degli eventi permettendo una vasta partecipazione di pubblico.

Luca Baldini, presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, esprime così l’idea conclusiva: «Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter svolgere il festival in presenza ma data la situazione nazionale non possiamo permetterci di rimandare ancora lo svolgimento delle serate finali, in primo luogo per i tanti finalisti che meritano di avere la loro giornata di soddisfazione, anche se online, e quindi per il festival del quale stiamo già preparando la seconda edizione. Detto ciò siamo molto soddisfatti di poter portare la finale del festival, insieme alla tematica sociale che persegue, su Teletruria permettendone così la visione a un vasto pubblico».

Buone notizie dunque anche per i tanti finalisti, molti stranieri, che hanno ricevuto in questi giorni dalla giuria presieduta dall’attrice Ottavia Piccolo la comunicazione ufficiale della loro partecipazione ai tre giorni conclusivi del festival. Questi i nomi e i titoli di tutti i cortometraggi ammessi agli ultimi giorni di festival tra i quali saranno scelti i vincitori. Miglior cortometraggio: “Luna de sangre minera” di Jaime Garcìa Parra, “Miedos” di Germàn Sancho, “Alèjate” di Joaquim Macho, “Nikè” di Javi G. Mediavilla, “El sìndrome de Jorge” di Julio Antonio Espinosa Pena, “Il primo giorno di Matilde” di Rosario Capozzolo, “Il fagotto” di Giulia Giapponesi, “Black out” di Giuseppe Rasi, “Torta de calabacìn” di Fernando Dìaz; Premio Prodigio Divino: “Lay them straight” di Robert Straight, “Imilla” di Mayra Nieva, “Torta de calabacìn” di Fernando Dìaz; Miglior colonna sonora: Antonio Montoya per “Luna de sangre minera” di Jaime Garcìa Parra, Antoni Miranda per “Coplillas por Bombay” di Jaume Miranda, Kai Etxaniz per “Camaleon” di Pau Torrano; Miglior linguaggio giovanile: “Liebesbrief” di Marcus Hanisch, “Il mondiale in piazza” di Vito Palmieri, “Amateur” di Simone Bozzelli; Miglior regia: “Croquetas” di Aitor Gonzàlez Iturbe, “Miedos” di Germàn Sancho, “Black out” di Giuseppe Rasi; Miglior sceneggiatura: “Agua y jabòn” di Francesco Cocco, “Le vivre ensemble” di Josè Luis Santos, Alfredo Merlo per “Trabalenguas” di Gretel Suarez; Miglior attrice: Lucia Lorè per “11” di Piergiorgio Martena, Celina Fernàndez Ponte per “Sin Aliento” di Uxìa Santiago, Alice Balzoni per “Sansone” di Chiara Centioni; Miglior attore: Julio Espinosa per “El sìndrome de Jorge” di Julio Antonio Espinosa Pena, Riccardo De Filippis per “Il primo giorno” di Matilde di Rosario Capozzolo, Giga Imedadze per “Pizza boy” di Gianluca Zonta; Miglior corto di animazione: “Alèjate” di Joaquim Macho, “Not for Money, not for love, not for nothing” di John Robert Lee, “Sand signs” di Hermes Mangialardo.

Informazioni visitando il sito www.officinesocialmovie.com o scrivendo a: osm@orchestramultietnica.net.