Atto conclusivo del progetto Saràbanda con un concerto che vede uniti sul palco dell’istituto penitenziario aretino i musicisti dell’OMA e i detenuti che hanno preso parte al progetto
La Casa Circondariale di Arezzo si fa spazio d’incontro e di relazione con il concerto dal titolo “Saràbanda”, che vedrà protagonisti sul palco del penitenziario aretino i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo insieme ai detenuti che hanno partecipato all’omonimo progetto.

Martedì 10 dicembre il pomeriggio della Casa Circondariale non sarà dunque un pomeriggio come tanti. Alle ore 16 le barriere, anche quelle più alte, anche quelle invisibili, saranno infatti cancellate grazie al progetto Saràbanda portato avanti proprio all’interno della struttura dai musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Un progetto risultato tra i vincitori del bando per l’integrazione promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arezzo e sostenuto dal Bando Patrocini del Cesvot, capace di trasformare la musica in un ponte di conoscenza, dialogo e integrazione, dimostrando come l’arte possa riscrivere le relazioni e offrire nuove prospettive e opportunità.
«Saràbanda rappresenta per noi una delle esperienze più significative della nostra attività – ha dichiarato Luca Baldini, Presidente dell’OMA. – Da sempre, come associazione di volontariato, crediamo nel potere educativo e trasformativo della musica. In questo caso collaborare con i detenuti, grazie alla musica, è stato un cammino di vera scoperta reciproca a dimostrazione che l’integrazione è possibile quando ci si incontra come esseri umani, senza barriere. Siamo convinti che questa esperienza non arricchisca solo chi la vive, ma invii anche un messaggio importante alla comunità: l’arte può essere un motore di cambiamento per tutti. E per questo un grande grazie va alla direzione e al personale della Casa Circondariale per l’accoglienza e la disponibilità al coinvolgimento nella nostra proposta.»
L’OMA, con alcuni tra i suoi musicisti provenienti da diverse parti del mondo, si è infatti unita ai detenuti in un percorso di qualche settimana, fatto di prove, incontri e scambio reciproco. Con l’impegno, sempre presente, di costruire un dialogo sincero, capace di abbattere stereotipi e creare un terreno comune dove le differenze si trasformano in ricchezza.
Oltre all’esperienza presso la Casa Circondariale di Arezzo hanno preso parte al progetto Saràbanda, con laboratori dedicati coordinati insieme a Officine della Cultura, l’IC “G. Vasari”, l’’IC “4 Novembre”, L’I.C. “F. Severi” e il Liceo Musicale “F. Petrarca”.
Maggiori informazioni: www.officinedellacultura.org – www.orchestramultietnica.net.