Sabato 19 Febbraio, dalle 15.30 alle 19.30, presso il centro giovani New Factory di via Masaccio 6, si terrà l’esposizione fotografica intitolata “Pagina Non Trovata – Error #404” del fotografo Luca Guidi in arte Gubac. Per l’occasione verrà anche inaugurato lo studio fotografico, usufruibile gratuitamente e su prenotazione, da tutti i ragazzi, le ragazze, gli studenti e le studentesse di età compresa tra i 15 e i 35 anni.
→ L’esposizione rimarrà in pianta stabile presso il New Factory fino a fine Febbraio.
INGRESSO GRATUITO – OBBLIGO DI GREEN PASS
LUCA GUIDI (aka GUBAC FOTO)
Nato a Napoli il 19/11/1987, si diploma in studi umanistici ed intraprende poi la carriera universitaria in giurisprudenza presso l’università degli studi di Siena. Parallelamente sviluppa il suo interesse verso il mondo della fotografia approfondendo concetti quali la ritrattistica e lo studio del linguaggio fotografico ispirandosi a modelli quali Franco Vaccari ed Helmut Newton. Recentemente entra a far parte della Leika Akademie dove approfondisce il tema della “Street Photography” assieme ad Eolo Perfido e il ritratto contemporaneo.
PAGINA NON TROVATA – ERROR #404
La comunicazione, intesa come scambio biunivoco di pensieri-parole ha subito negli ultimi 50 anni una progressiva trasformazione. L’essere umano ha inventato un nuovo modo di esprimersi, che andasse di pari passo con la tecnologia utilizzata: questa è sempre stata strumento di mediazione tra l’uomo e la sua capacità espressiva. Tuttavia, più l’uomo ha dato potere, e diritto di parola alla tecnologia, più questa ha soppiantato gran parte dei suoi processi consci (e qualcuno inconscio). Questo ha fatto si che le persone rimodellassero i loro rapporti interpersonali, basandosi sui nuovi mezzi a disposizione: taluni si sono adattati, altri sono rimasti indietro.
L’oggetto assurge a ruolo di strumento comunicativo solo perché privo della capacità di comunicare. L’oggettività dell’oggetto diviene soggetto, che prepotentemente si affaccia nella mente dell’osservatore per suggerire nuove prospettive.
Laddove gli oggetti non svolgono la loro funzione, irrimediabilmente generano errori, creando una nuova forma di comunicazione che ne altera il significato primigenio. L’errore, la pagina non trovata, diviene elemento nuovo. La percezione dell’oggetto osservato, mediata dall’errore, permette alle persone di riunirsi attorno ad esso per dargli un nuovo significato.