Educare i bambini alla sostenibilità
Il vicesindaco Tanti: “alleanza scuola-famiglia fondamentale per il processo educativo”
Da materiale di scarto ad oggetto “creativo”. E’ il principio che sta alla base del progetto ITA promosso dalla società cooperativa sociale Santa Maria in Gradi con il patrocinio del Comune di Arezzo. Il progetto, di durata biennale a partire dal 15 novembre prossimo fino al 30 giugno 2023, nasce dall’idea di recuperare gli scarti seriali provenienti dalle aziende locali e dare loro nuovi significati. Il loro “nuovo magazzino” sarà l’Istituto Aliotti, dove i materiali rimarranno, in attesa di essere utilizzati e trovare una nuova vita grazie ai programmi dedicati all’iniziativa dal personale educativo e scolastico, e che coinvolgerà famiglie, bambine e bambini delle classi di ogni ordine e grado. Fondamentale sarà la collaborazione tra scuola e famiglie: saranno proprio i genitori e i nonni a “fare da ponte”, una connessione essenziale per conoscere e collaborare con le aziende del territorio aretino. A loro volta, collaborando con l’Istituto Aliotti le aziende potranno ottenere il vantaggio derivante da un impegno etico e sostenibile, elemento ormai imprescindibile per aumentare la reputazione aziendale (serietà, affidabilità, sicurezza), produrre fiducia e creare valore.
“L’alleanza tra scuola e famiglia è fondamentale per il processo formativo dei nostri bambini – ha commentato il vicesindaco Lucia Tanti. – Iniziative come questa dell’Istituto Aliotti sono particolarmente significative, non soltanto per il messaggio educativo e didattico che contengono, ma anche per la valorizzazione del ruolo essenziale che nella loro crescita riveste la famiglia”.
“E’ doveroso per il sistema educativo, veicolare gli apprendimenti tramite l’esperienza: solo così i messaggi e le informazioni diventano interessanti per i bambini”- ha detto il direttore della scuola Giacomo Nofri. – “Il rapporto con le famiglie e le aziende del territorio facilita il connubio tra tradizione e innovazione, caratteristico della nostra scuola”.