GeoExplorer srl, spin off dell’Università di Siena, nato all’interno del Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno, presenterà a SMAU Firenze il Radgyro, l’elicottero-laboratorio volante per indagini spettrometriche, capace di misurare in volo simultaneamente diversi range spettrali elettromagnetici. All’evento dedicato all’innovazione alla tecnologia, che si terrà il 7 e 8 luglio prossimi, su 10 start up e spin off selezionati attraverso un bando della Regione Toscana quattro sono dell’Università di Siena. Oltre a Geoexplorer, ci sono PetroLogic Synergy srl, Glitch Factory srl e T4ALL.
Creato e in fase di sviluppo da parte del Centro di Geotecnologie, i suoi spin off e un team di università e aziende italiane, Radgyro è un velivolo attrezzato, unico nel suo genere, per ricerche nel settore della geologia, della topografia, della tutela ambientale, dell’agricoltura e della fisica nucleare. “Gli strumenti del velivolo – spiegano i ricercatori – sono in grado di creare ortofoto e modelli digitali del terreno, indispensabili nella cartografia di dettaglio o nello studio di fenomeni naturali come frane e alluvioni, o nel monitoraggio delle estrazioni da cave e miniere, ma anche del riempimento delle discariche e della provenienza di sversamenti inquinanti. Il progetto Radgyro si sta sviluppando anche nel campo del monitoraggio della salute della vegetazione, del grado di irrigazione o di fertilizzazione dei terreni e verso applicazioni sempre più innovative”.
La società GeoExplorer srl nasce come start-up dell’Università di Siena con la qualifica di impresa sociale, grazie al contributo di ricercatori del Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno e di professionisti attivi nel settore airborne.
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