Da De Gasperi a Mattarella: un pomeriggio per approfondire retroscena, modalità e racconti delle elezioni dei Presidenti della Repubblica Italiana. L’appuntamento è fissato per le 18.00 di lunedì 13 maggio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo dove verrà presentato il libro “Sul colle più alto” alla presenza dell’autore, l’onorevole Valdo Spini, che proporrà un percorso nella recente storia per capire le vicende legate alla scelta della più alta carica dello Stato. L’incontro, a partecipazione libera e gratuita, è inserito tra le iniziative della rassegna Acli Life Festival finalizzata a stimolare un dibattito su tematiche politiche centrali nella vita del Paese ed è promosso dalle Acli di Arezzo con il contributo della Fondazione CR Firenze e con la partecipazione della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli e dell’associazione “Pietro Nenni”.
Il relatore sarà Valdo Spini che, già professore universitario associato alla facoltà di Scienze Politiche di Firenze, vanta una decennale esperienza politica con ruoli di primo piano: deputato per otto legislature fino al 2008, vicesegretario nazionale del Partito Socialista dal 1981 al 1984 e cofondatore dei Democratici di Sinistra, è stato Ministro per l’Ambiente, presidente della Commissione Difesa della Camera e sottosegretario all’Interno e agli Esteri. Autore di numerosi libri a tema economico e politico, “Sul colle più alto” è la sua più recente opera letteraria che verrà presentata all’Acli Life Festival nel corso di un dialogo con Vincenzo Ceccarelli (consigliere della Regione Toscana), introdotto dai saluti di Luigi Scatizzi (presidente delle Acli di Arezzo) e di Alessandro Caporali (presidente dell’associazione “Pietro Nenni”).
Che cosa rende l’elezione del Presidente della Repubblica un avvenimento così importante, imprevedibile e avvincente? Questa domanda rappresenta il punto di partenza della riflessione di Spini che, nel suo libro, rievoca le figure che si sono succedute come capi dello Stato attraverso le ricostruzioni delle modalità con cui sono stati scelti, raccontando quattordici vicende che fanno quasi tutte storia a sé a seconda degli anni, dei protagonisti e del contesto politico. I tratti comuni di ogni elezione sono stati la volontà del Parlamento come corpo collettivo, il ruolo dei singoli parlamentari e le insidie rituali dei cosiddetti “franchi tiratori” che hanno spesso modificato gli esiti del voto. Il pomeriggio in Provincia di Arezzo, dunque, permetterà di conoscere una storia che aiuterà a capire come sarà il prossimo settennato presidenziale in un momento delicato caratterizzato dalla ricostruzione dopo la crisi della pandemia tra i destini del “Governo di salvezza nazionale” e le necessità del Piano di Ripresa e Resilienza.