La firma della convenzione tra Comune di Arezzo, Cial – Consorzio Imballaggi Alluminio, Confcommercio di Arezzo e Sei Toscana

Saranno 100.000 le vaschette in alluminio che il Consorzio Imballaggi Alluminio (Cial) fornirà ai pubblici esercizi che aderiranno all’iniziativa contro lo spreco alimentare denominata “Tenga il resto”.
Dotate di apposita copertura in cartone e personalizzate con i loghi dei partner della campagna, le vaschette serviranno per consegnare ai clienti il pasto non consumato e destinato all’asporto.

Continuano le azioni per la prevenzione, riduzione e recupero dei rifiuti previste nel Piano redatto dal Comune di Arezzo – precisa l’assessore Franco Dringoli. Una delle 15 circa previste è quella che presentiamo oggi con la convenzione che firmiamo insieme a Cial, Confcommercio e Sei Toscana per attivare un percorso per la riduzione dello spreco alimentare e quindi anche della quantità di rifiuti organici e di risorse naturali limitate come acqua, suolo e energia. Siamo il secondo Comune dopo Monza a siglare questo accordo che si sta diffondendo anche in altri territori”.

ConfCommercio individuerà i pubblici esercizi aderenti all’iniziativa e provvederà alla distribuzione delle vaschette e al monitoraggio delle adesioni presso i singoli esercizi commerciali.
Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana: “risparmio, riciclo e riuso sono il ‘mantra’ di questi anni. Che sia o no la crisi ad aver stimolato una nuova consapevolezza, l’importante è che oggi il mercato non insegue più modelli di consumismo sfrenato. Sviluppo sostenibile, rispetto della natura e lotta allo spreco sono un dovere per tutti e Confcommercio ne è convinta. Ecco perché aderiamo volentieri, con i circa 200 operatori della ristorazione che si trovano nel comune di Arezzo, alla bella iniziativa che l’Amministrazione tiene a battesimo nell’ambito delle politiche di riduzione dei rifiuti e di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. Sono certa che “Tenga il resto” incontrerà il favore dei consumatori. Di sicuro incontra quello dei ristoratori, che vedono premiato il loro lavoro: non è forse una grande soddisfazione per loro vedere i piatti lasciati “puliti” dai clienti a fine pasto? E, al contrario, la più grande tristezza è dover gettare fra i rifiuti gli avanzi delle pietanze, seppure buonissimi? Portarsi a casa quanto lasciato sul piatto deve diventare un’abitudine chic per tutti. Fa bene alla salute e al portafoglio!”.

La società Sei Toscana, gestore del Ciclo dei rifiuti del Comune di Arezzo, garantirà il proprio supporto operativo al progetto ed eseguirà il monitoraggio dei quantitativi dei rifiuti organici.