Tre giovani studiosi di fenomeni extrasensoriali ma anche grandi conoscitori e appassionati di musica e canto, Jerome King Canta, Filippo Costanti e Luca Sgarro, hanno indagato su questo argomento particolarmente affascinante e pieno di aspetti ancora da scoprire e presentano le loro riflessioni, con l’aiuto di suggestive immagini proiettate su un grande schermo, nel quarto appuntamento del ciclo “Visioni e profezie”, organizzato dalla sede di Arezzo dell’Associazione Archeosofica.
La musica, come è noto, è una disciplina speciale perché unisce due mondi apparentemente distanti: da un lato il mondo della scienza e del calcolo matematico, dall’altro quello “creativo”, artistico. Le sue precise regole permettono infatti la costruzione di monumenti sonori di ogni genere, sacri e profani. Possiamo affermare che ancora oggi la musica sia, in assoluto, l’espressione artistica più diffusa fra tutti i popoli, grazie alla sua estrema accessibilità e alla velocità con cui può “vestire” le emozioni di ciascuno di noi.
Nel suo essere un fiume in costante piena, quella dei fenomeni extrasensoriali è una dimensione che trova grande spazio nell’ambito musicale fra artisti di ogni sorta. Dalla loro sensibilità i tre studiosi hanno cercato di raccogliere quante più informazioni possibili per affrontare alcuni dei segreti dell’epopea umana e comprendere, attraverso lo studio e la sperimentazione diretta, se il ponte fra il visibile e l’invisibile, fra il materiale e lo spirituale, è davvero fatto di note. Per saperne di più su questa affascinante teoria che lega, come è sottolineato nel titolo, “Musica e fenomeni extrasensoriali”, l’appuntamento è per sabato 3 febbraio, con inizio alle ore 17, presso la sede di Archeosofia, in via Alessandro Dal Borro 58, ad Arezzo, con ingresso, come sempre, libero e aperto a tutti.