Comunicato stampa del Comune di Arezzo del 22 ottobre 2018
Grigio, marrone, azzurro e verde. Sono i colori dei nuovi cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Serviranno rispettivamente per l’indifferenziato, la frazione organica, carta e cartone, multimateriale (in questa voce rientra, insieme agli altri imballaggi in plastica e alluminio, il vetro).
Comune di Arezzo e Sei Toscana hanno condiviso un programma per l’introduzione di queste nuove postazioni e hanno individuato un’area che dovrà fare da apripista a una vera e propria rivoluzione del conferimento, da estendere poi all’intera città in alcune fasi: essa comprende le zone dell’anfiteatro, Giotto, Mecenate, ex Cadorna e stazione, una sorta di semi-cintura ad abbracciare il centro storico, dove peraltro, con il prossimo anno, è prevista una revisione del modello di raccolta domiciliare.
“Gli obiettivi della riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – sono: aumentare la percentuale di recupero delle varie frazioni merceologiche e l’incremento della quantità dei materiali avviati a riciclo. Con una filosofia diversa da quella della passata amministrazione, che prevedeva un uso massiccio del porta a porta. Queste nuove postazioni sono dotate di dispositivi informatici di misurazione degli accessi e dopo una prima fase di sperimentazione in cui verranno lasciate a libero accesso, sarà dato avvio alla distribuzione delle tessere per il riconoscimento individuale e l’accesso controllato, sistema che consentirà di calibrare la tariffa sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti. Quanto sta mettendo in atto l’amministrazione comunale, ci consentirà dunque con il tempo di arrivare, oltre che a una maggiore efficienza del servizio stesso e a un reale miglioramento della qualità dell’ambiente in cui viviamo, anche a un calo delle tariffe individuali. E con un piccolo sforzo quotidiano e con l’impegno di tutti, la città sarà più bella per ogni aspetto che attiene al suo decoro. Sono soddisfatto sia come sindaco di Arezzo sia come presidente dell’assemblea dei Comuni di Ato Toscana sud”.
“Questa prima fase – ha aggiunto l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti – sarà caratterizzata da contenitori stradali di nuova generazione per le quattro principali tipologie di rifiuti. Per informare adeguatamente i cittadini su quanto stiamo facendo e ricordare loro le modalità di una corretta raccolta differenziata, invieremo una lettera che conterrà comunicazioni specifiche con allegato un pieghevole informativo con le indicazioni utili. Siamo arrivati a oggi a seguito di un articolato percorso con Sei Toscana e Ato con l’obiettivo di ottenere una città attrattiva e sostenibile. Sono complessivamente 51.000 le utenze interessate da questa scommessa, che potremmo definire ‘rivoluzione dolce’ perché non stravolge abitudini consolidate ma intende liberare la città dai vecchi contenitori fatiscenti, dai rifiuti su strada, anche in centro storico, a discapito di una vocazione turistica che vogliamo sempre più consolidata, dai troppi mezzi che circolano per la raccolta dei rifiuti. Dal 39,85 vogliamo raggiungere il 60% di differenziata nel 2020. Dal nostro insediamento abbiamo già ottenuto anche economie importanti, come il meno 6,29% del costo del servizio per i cittadini. Con i nostri ispettori ambientali, le telecamere, le prossime app che presenteremo a breve, accompagneremo questa rivoluzione con una seria fase di repressione dei comportamenti disdicevoli, come l’abbandono dei rifiuti”.
Dunque, nuove attrezzature per la raccolta differenziata, in 70 punti di Arezzo, che sostituiranno le esistenti e che porteranno vantaggi tecnici e logistici: possono essere posizionate sia sul lato destro che sinistro di una strada, anche a senso unico, grazie alla loro modalità di svuotamento, hanno maggiore volumetria, creano isole ecologiche complete nelle quali gli utenti avranno a disposizione tutti i contenitori che servono. Inoltre i nuovi contenitori sono più resistenti e igienici dei precedenti e hanno un aspetto decisamente più gradevole e moderno.
Un impatto estetico nuovo in poche settimane d’autunno: entro il periodo natalizio, infatti, si concluderà questo primo intervento di posizionamento.
“Ci fa molto piacere – ha dichiarato il presidente di Sei Toscana Leonardo Masi – essere qui a presentare questo percorso volto all’innovazione tecnologica, in una vasta area del territorio aretino, dei sistemi di raccolta e al conseguente incremento delle percentuali dei materiali da destinare al recupero e al riciclo. Gli obiettivi di raccolta differenziata, fissati a livello normativo, non sono soltanto numeri ma rappresentano uno degli indicatori della qualità del rapporto della nostra generazione con le città e con l’ambiente circostante. Insomma, dovremmo raggiungere quei livelli di raccolta differenziata dei rifiuti non perché ce lo chiedono alcune norme, ma per il rispetto del territorio di straordinaria bellezza nel quale abbiamo la fortuna di vivere. Il gestore Sei Toscana deve e, come si vede oggi, è pronto fare la sua parte, non solo accompagnando le amministrazioni comunali con il necessario supporto tecnico di strumentazione ma anche assumendo, assieme agli stessi enti locali, un’importante funzione educativa, di indirizzo e di coinvolgimento dei cittadini. Ho intenzione di destinare la presidenza di Sei Toscana a servizio di queste fondamentali attività, che vanno oltre la logica d’impresa cui la società è chiamata, in quanto investono un più ampio tema di responsabilità sociale dei gestori di servizi pubblici, al quale tengo particolarmente. Trovo imprescindibile proseguire e intensificare un percorso didattico-educativo con i più piccoli, i cittadini di domani. Siamo certi che ad Arezzo troveremo un terreno fertile e una risposta partecipata e attenta. Di questo abbiamo già un primo importante segnale in termini di adesioni al nostro progetto RI-Creazione: ben 22 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Arezzo hanno aderito al progetto che prenderà il via proprio in questi giorni”.
Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana: “tutti i cittadini potranno usufruire di quattro contenitori grazie ai quali poter differenziare e questo comporta un investimento di 9 milioni di euro in tre anni. Pensiamo di svuotare questi contenitori due volte alla settimana e dei sensori al loro interno consentiranno di capire quando ci sarà questa reale necessita. Il centro di raccolta e il sistema a chiamata per i rifiuti particolari e ingombranti restano a disposizione dei cittadini, a contorno di questa rivoluzione”.