Proseguono con successo nella nuova sede dell’Associazione Archeosofica, in via Alessandro Dal Borro 58, ad Arezzo, gli incontri del sabato pomeriggio all’interno della rassegna dal titolo “Visioni e profezie”. Un tema particolarmente interessante, quello delle capacità profetiche, affrontato sia da un punto di vista storico che culturale e spirituale. È cosa nota l’esistenza di persone che dichiarano di riuscire a conoscere ciò che succederà in futuro, o che “vedono” in anteprima le proprie opere artistiche, siano esse letterarie, musicali o pittoriche. Come pure non è certo un mistero l’esistenza di sostanze che favoriscono o addirittura inducono una dissociazione psico fisica in chi le assume.
La Tradizione ci parla da sempre di visioni come esperienze di una coscienza in cammino verso l’evoluzione, una coscienza che tramite un lavoro costante di allenamento si predispone appunto a questa esperienza. Ci sono diversi modi per cercare di aiutare l’individuo a predisporsi a determinate esperienze, ma quali sono questi modi? Possono portare allo stesso risultato? E quando, quindi, possiamo parlare di visione e quando di allucinazione?
Qual è la differenza importante tra le due? Di tutto questo parleranno i tre relatori Giada Bello, Federica Longo e Roland Peraj che, con l’aiuto di immagini proiettate su grande schermo, che cercheranno di rispondere al titolo dell’incontro “Visioni o allucinazioni?”, in programma, con ingresso libero e gratuito, Sabato 17 febbraio, con inizio alle ore 17,00.
La cittadinanza è invitata.